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Berlusconi: “Il tempo dei tecnici è finito”. Inizia la campagna elettorale. Ma Piazza Affari crolla
lunedì 10 dicembre 2012, di
Inizia una settimana difficile per la politica italiana e per Piazza Affari trascinata in negativo dallo spettro di un’Italia ingovernabile. Intanto Silvio Berlusconi inizia di fatto la campagna elettorale per la prossime elezioni amministrative che sembrano essere sempre più vicine. Intervistato dai giornalisti fuori da una pizzeria milanese Berlusconi non si dice sorpreso dalle dimissioni di Mario Monti. È stato “un passo indietro doveroso, afferma Berlusconi, il nostro governo è stato meglio di quello dei tecnici”. Dopo la riunione con i vertici del partito il cavaliere sembra lanciato nella nuova campagna elettorale; ora, è tempo di rinsaldare le vecchie alleanze o cercarne di nuove e pensare ad una strategia antri Grillo.
Torna Silvio. Niente primarie
Con un definitivo colpo di spugna Berlusconi cancella le primarie del Pdl e frustra così le aspirazioni di coloro che pensavano di poter guidare il partito senza la presenza del suo fondatore. Berlusconi vuole sfatare tutti i pronostici che danno il Pdl in forte perdita di consensi. Nessuna considerazione per coloro che lo pregano di non ricandidarsi e di lasciare ad Alfano o altri il compito di riportare il partito alla guida del paese. Berlusconi non ci sente e ha deciso di tornare in campo, anche se teme gli attacchi della magistratura, da sempre suo chiodo fisso e le reazioni dei mercati che vedono di buon occhio il suo ritorno in politica.
Alleanza con la lega
Berlusconi inizia la campagna elettorale accusando il governo dei tecnici di aver ulteriormente stremato il paese e apre le braccia alla vecchia alleata: la Lega nord. Dopo la riunione di ieri con i vertici del partito sul tema delle elezioni in Lombardia sembra che il Cavalieri sia disposto a sostenere il carroccio per la presidenza della regione in cambio di un sostegno a livello nazionale. Sostenere, quindi, Maroni contro la candidatura di Gabriele Albertini sostenuta del Presidente uscente Formigoni e deciso ad andare avanti anche senza il sostegno del partito. “Mai venuta meno l’alleanza con la Lega, sostiene Berlusconi, ora faremo un accordo formale e solenne per governare che risolverà il problema dell’alleanza in Lombardia.” La soluzione potrebbe essere quella di un ticket Maroni-Gelmini che porterebbe a rinsaldare i legami con la Lega anche a livello nazionale.
Berlusconi e il Pd
Fuori dalla pizzeria milanese Berlusconi commenta anche la sfida con Pierluigi Bersani e apre la porta ad una possibile alleanza con Renzi. Alla domanda: “è sufficiente un mese per battere Bersani?” Berlusconi risponde: “Penso di sì, sono più giovane politicamente di Bersani, Casini e sono assistito dal migliore giovane che c’è in campo, Angelino Alfano.” Poi la provocazione in direzione del sindaco di Firenze: “Se Renzi volesse venire con noi, sappia che ai liberali tengo sempre la porta aperta.” Netto il rifiuto da parte di Matteo Renzi: “Caro Presidente Berlusconi, te l’ho già detto due volte di persona. Le cose si possono comprare, le persone no. Non tutte almeno. Io no. Se hai lasciato le porte aperte per me, accetta un consiglio: chiudile! Non servono.”
La reazione dei mercati
Le imminenti dimissioni di Mario Monti, le dichiarazioni di Berlusconi e il suo ritorno sulla scena politica pesano sui mercati che temono il ritorno ad un’Italia ingovernabile. Apertura negativa per Piazza Affari con il Ftse Mib che perde subito il 2,52% e il differenziale tra titoli decennali italiani e bund tedeschi che schizza oltre i 350 punti (venerdì aveva chiuso a 323).