Borsa: la crisi politica trascina in rosso Piazza Affari. Ftse Mib -2,52%

Wall Street ha chiuso la settimana in negativo trascinato dal titolo di Apple che ha registrato un -2,6%. Il Nasdaq ha chiuso con un -0,38% a 2.978,04. Il Dow Jones e lo S&P chiudono in lieve rialzo, non avendo trovato la forza per rialzi consistenti a causa del fiscal cliff che ancora preoccupa.

Anche la borsa di Tokyo chiude la giornata in lieve ribasso anche se l’indice Nikkei 225 nell’intera settimana ha guadagnato lo 0,86%. Gli investitori si muovono ancora con prudenza in attesa dei dati sull’occupazione Usa nel mese di novembre.

Anche le borse europee sono condizionate dai dati sull’occupazione statunitense e venerdì hanno viaggitao appena sotto la parità. Milano e Madrid particolarmente sotto pressione; a causa della delicata situazione politica la prima e e della debolezza dei titoli bancari la seconda. Il Ftse Mib ha perso l’1% cosi’ come il Ftse All Share. Lo spread Btp-Bund stabile in area 331 punti continua a penalizzare bancari e gruppi fortemente indebitati. Il warning sulla Germania penalizza l’euro che cede ancora terreno sul dollaro e tratta a 1,2936 dollari.

Apertura Piazza Affari

Inizio di settimana molto difficile per Piazza Affari, trascinata in negativo dalla situazione politica italiana; dal concretizzarsi, nel fine settimana, della fine del governo Monti e delle elezioni anticipate. Il Ftse Mib perde il 2,52% fermandosi a 15.303,63, e il Ftse Italia All Share che registra un -2,39% a 16.175,86. Lo spread sale del 7,71% toccando quota 352 punti.

Apertura in ribasso

Unici titoli che registrano un’apertura positiva sono Mediaset con +1,25% e Stmicroelectronics che registra un +9,13%.