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Bankitalia: a dicembre debito pubblico scende a 2.067,5 miliardi. +78 rispetto al 2012
venerdì 14 febbraio 2014, di
La Banca d’Italia ha pubblicato questa mattina un rapporto con le stime del debito e del fabbisogno per l’anno 2013 delle amministrazioni pubbliche.
Al 31 dicembre del 2013 il debito delle Amministrazioni pubbliche è risultato pari a 2.067,5 miliardi. Rispetto al mese di novembre è sceso di 36,5 miliardi, ma nel complesso, risulta aumento nel corso del 2013. A fine 2012 infatti il debito era pari a 1.989,5 miliardi, il 127% del Pil.
L’aumento del debito registrato nel corso del 2013, secondo il rapporto di Bankitalia, è dipeso del fabbisogno delle Amministrazioni pubbliche e dall’incremento delle disponibilità liquide del Tesoro; gli scarti/premi di emissione hanno contribuito a contenere il debito per 0,5 miliardi.
Fabbisogno amministrazioni pubbliche
Il rapporto pubblicato questa mattina da Bankitalia riporta le stime del debito e del fabbisogno delle Amministrazioni pubbliche per l’anno 2013. Nel corso dell’anno l’aumento del debito pubblico è avvenuto a causa di diversi fattori.
Nel documento pubblicato da Bankitalia si legge: "sul fabbisogno hanno influito gli effetti del provvedimento riguardante il pagamento dei debiti commerciali scaduti delle Amministrazioni pubbliche e il sostegno finanziario ai paesi dell’area dell’euro. In senso opposto hanno operato gli incassi da dimissioni mobiliari."
Il pagamento dei debiti della pubblica amministrazione, chiesto a gran voce da imprese e imprenditori, è costato, secondo l’ultima rilevazione del Ministero dell’Economia e delle Finanze, 21,6 miliardi di euro. Gli aiuti ai paesi dell’euro sono costati alla finanza pubblica 13 miliardi; nel complesso, aggiunge Bankitalia, del quadriennio 2010-13 la quota italiana del sostegno finanziario ai paesi dell’area dell’euro è stata pari a 55,6 miliardi.
Sottosettori
Il documento pubblicato da Bankitalia indica anche la ripartizione del debito per sottosettori: "il debito consolidato delle Amministrazioni centrali è cresciuto di 85,7 miliardi, a 1.959,7, mentre quello delle Amministrazioni locali è diminuito di 7,7 miliardi, a 107,6; il debito degli Enti di previdenza è rimasto sostanzialmente invariato".