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Banche: esuberi in arrivo. Ecco le 10 più colpite

domenica 10 marzo 2013, di Valentina Pennacchio

Anche le banche finiscono nella morsa della crisi finanziaria, nonostante gli aiuti dello Stato e della BCE. Entro il 2017 sono previsti 43.000 esuberi, di cui 23mila già avvenuti tra il 2008 e il 2011. Chiusura degli sportelli, esodati, pre-pensionati. Quali sono i problemi degli istituti di credito? Lo spiega Fabi (Federazione Autonoma Bancari Italiani): “qualità del credito e la necessità di recuperare un vero rapporto con imprese e famiglie”.

“Solo il 10% dell’incremento delle sofferenze è naturale e imputabile alla crisi, mentre il restante 7% è cattiva gestione. L’altro grave problema sono gli incagli, che una volta passati a sofferenze, bisognerà vedere quanto incideranno sui patrimoni delle banche”.

Nel giro di 10 anni le banche hanno ridotto l’organico di circa il 10%. I più colpiti? Gli anziani, che passano per il fondo di solidarietà e arrivano alla pensione.

Maurizio Arena, segretario generale di Dircredito, spiega una situazione comune a molte banche:

“Da più di un anno abbiamo notizie di dirigenti ai quali si chiede di tornare ad essere quadro direttivo. Con un taglio del reddito del 30%. E molti accettano perché l’alternativa sarebbe perdere il posto di lavoro e in un periodo come questo non è facile ricollocarsi. Tra l’altro i dirigenti sono licenziabili più facilmente perché non rientrano nelle norme sulla stabilità del posto di lavoro”.

I numeri della crisi

Ecco le 10 banche più colpite dalla crisi del settore:

  • MPS. La banca senese, gravemente colpita dalla crisi degli ultimi mesi, vedrà 1.660 uscite, 1.100 lavoratori in esternalizzare e 720 lavoratori nella cessione Biverbanca. 4600 il numero complessivo di esuberi;
  • UNICREDIT. Il piano industriale 2012-2015 contempla 3.500 esuberi totali, tra cui 800 pensionamenti volontari. Inoltre 160 dirigenti sono stati demansionati o sono addirittura usciti;
  • INTESA SANPAOLO. Il piano industriale 2011-2015 contempla 4.000 esuberi. Nel 2012 circa 100 dirigenti sono usciti ed altri ne usciranno durante l’anno in corso;
  • GRUPPO UBI. Sono previsti circa 700 esuberi in base all’accordo tra sindacati e azienda;
  • BNL. Il piano industriale 2012-2014 stabilisce una riduzione di 1.110 dipendenti dal 1/1/2012 al 31/12/2014. Un accordo successivo prevede un’ulteriore contrazione, volontaria, di 450 posti di lavoro;
  • CARIPARMA. Il piano industriale 2011-2014 contempla 722 prepensionamenti volontari e 100 assunzioni entro il 2015 con contratto di apprendistato professionalizzante;
  • BANCO POPOLARE. L’accordo per il 2011-2015 stabiliva la nascita di Banca unica, la chiusura di 140 filiali e 1.120 esuberi gestiti attraverso pensionamenti e prepensionamenti volontari. Tra dicembre 2012 e gennaio 2013 circa 30 dirigenti sono stati demansionati al livello di quadro direttivo;
  • BPM. Nel triennio 2012-2015 il piano industriale prevede 800 esuberi, uscite volontarie e incentivate;
  • GRUPPO DELTA. 600 dipendenti sono entrati nel fondo emergenziale;
  • BANCA MARCHE. Il piano della banca prevede un fondo di solidarietà per garantire il prepensionamento di circa 330 dipendenti fino a 5 anni.

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