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BCE: secondo giorno di udienze alla Corte tedesca. Cos’è successo ieri?

mercoledì 12 giugno 2013, di Federica Agostini

Inizierà oggi il secondo giorno di udienze davanti alla Corte Costituzionale Tedesca (Karlsruhe) chiamata a giudicare il piano di salvataggio dell’Euro, OMT, promosso dalla Banca Centrale Europea la scorsa estate, proprio quando l’euro era ormai dato per spacciato.

A difendere la BCE, il consigliere dell’Eurotower, Joerg Asmussen seduto di fianco all’accusa, rappresentata da Jens Weidmann, presidente della Bundesbank. Ieri pomeriggio, i due hanno espresso le loro posizioni in merito al ruolo della banca centrale nella gestione della crisi dell’Euro.

BCE: l’accusa e la difesa di ieri

Asmussen ha apertamente difeso il piano OMT che pur non essendo mai stato attivato, è riuscito a raggiungere l’obiettivo di fare da calmiere sui mercati. Il piano OMT era "necessario, efficace e ammissibile entro il mandato" della stabilità dei prezzi. Come può una moneta essere stabile, se la sua esistenza è messa in dubbio? Ha poi continuato Asmussen che nella difesa del piano ha adottato gli stessi temi e la stessa linea seguita dal Presidente Draghi nell’intervista rilasciata la sera prima alla tv tedesca.

Asmussen ha detto che, nonostante gli interventi siano potenzialmente illimitati, questi sono determinati dimensione è determinata da quella del mercato dei titoli a breve termine, sui quali la banca intenderebbe operare (per Italia, Spagna, Portogallo e Irlanda la somma attuale è di 524 miliardi di euro). Inoltre, la BCE condiziona il suo intervento all’impegno dei Paesi e questo non creerà inflazione, poiché la liquidità creata mediante le operazioni OMT sarà sterilizzata.

All’accusa, Jens Weidman, l’unico dei 23 membri BCE a votare contro il piano OMT, è stato duro come previsto. Il presidente della Bundesbank ha criticato il piano pubblicamente e più volte dal lancio, sostenendo che questo confonda la politica monetaria con quella fiscale. La BCE, dice Weidmann, si è assunta carichi che spettano in realtà ai governi.

Il governo tedesco, nella persona della Cancelliera Merkel e del ministro delle Finanze, Wolfgang Schäuble, ha pubblicamente espresso il sostegno alla BCE.

Le reazioni della corte

I giudici hanno fatto numerose domande in merito alle decisioni prese dalla banca centrale e l’impressione è stata che propendessero più per le ragioni della Bundesbank.

Come annunciato, il presidente della Corte, Andreas Vosskuhle, ha reso pubblico che una decisione definitiva non sarà presa prima delle elezioni tedesche del prossimo 22 settembre.

La decisione, ha poi aggiunto Vosskuhle, non sarà influenzata dal successo del piano OMT nel placare la crisi, ma si baserà solo ed esclusivamente sulla Legge Fondamentale che è la costituzione tedesca.

Una sentenza negativa danneggerebbe la credibilità di un piano, OMT, di cui la stessa Germania è il maggior contributore e riaccenderebbe la fiamma della crisi dell’Euro.

Schaeuble, infatti, ha invitato i giudici a non "spingersi oltre" e, chiamato a testimoniare davanti ai giudici della Karlsruhe ha aggiunto:

"Se vedessimo che la BCE oltrepassa i limiti del suo mandato, saremmo noi stessi a citarla davanti alla Corte. Ma non ci sono segni che la BCE stia violando il suo mandato."

Germania: l’opinione pubblica e i guadagni grazie all’Euro

Trentacinque mila firme dei cittadini a favore della causa presentata alla Corte. Secondo questa visione le politiche della BCE minano alla sovranità parlamentare, rappresentando così una seria minaccia per la democrazia in Europa. Inoltre, l’opinione pubblica ritiene che siano stati spesi troppi soldi dei cittadini tedeschi per pagare le carenze dei paesi più deboli.

In realtà, una recente ricerca sull’economia mondiale ad opera del Kiel Institute dimostra l’esatto contrario: grazie ad una politica dei tassi di interesse in calo, la Germania è diventata una meta rifugio per i flussi di capitali e si stima che il governo tedesco abbia risparmiato circa 80 miliardi tra il 2009 e il 2012 grazie ai minori interessi sul debito pubblico.

I rischi del piano OMT, ha poi concluso Asmussen, potrebbero materializzarsi soltanto se un paese dichiarasse il default sul proprio debito. Ieri fuori dalla corte si sono radunate alcune decine di persone dal movimento Alternativa per la Germania in protesta contro la BCE. Attendiamo di conoscere quello che accadrà oggi.

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