BCE: nuovi poteri, nuove regole per tutti

Mercoledì si cambia registro: verrà rivelato con quali criteri la Banca Centrale Europea analizzerà bilanci di 130 banche tra le più grandi d’Europa per stabilire quali abbiano bisogno di iniezioni di nuovo capitale.

Il Presidente della BCE Mario Draghi ha ripetuto più volte:

è essenziale ristabilire la fiducia nel sistema bancario, affinché ci sia una ripresa percepibile

Una notizia molto attesa dai mercati.

La BCE pubblicherà una lista preliminare delle banche da esaminare, tra queste ci si aspetta di trovare anche 15 istituti italiani con un bilancio superiore ai 30 miliardi di euro.

La “valutazione complessiva dei bilanci” si baserà su tre elementi:

1. valutazione generale del rischio
2. revisione della qualità dell’attivo
3. “stress test”, per capire la capacità dei singoli istituti di sopportare situazioni di shock, quindi o una nuova recessione o un forte aumento dei tassi d’interesse.

Importanti in questa fase sono proprio questi ultimi anche perché la BCE terrà conto dell’insuccesso dei due già condotti dalla European Banking Authority, che non hanno convinto i mercati.

L’elemento che molti economisti ritengono fondamentale per la credibilità del processo e della stabilità di alcuni paesi membri sarà l’inclusione di un test sul portafoglio di titoli di Stato.

La questione assume un aspetto importante anche per quanto riguarda l’impegno dei paesi UE di usare risorse pubbliche in mancanza o insufficienza di capitali privati.

In Europa si è aperta anche una discussione sull’uso di risorse pubbliche per ricapitalizzare le banche, ma come ormai di consueto, troviamo la Germania che esprime riserve sull’uso del fondo salva-Stati ESM, anche se non ha mai mostrato remore nell’usare soldi pubblici per salvare le proprie banche: l’11% del PIL, secondo il Fondo Monetario Internazionale.