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BCE non riuscirà a svalutare l’euro secondo Jp Morgan Private Bank

venerdì 27 giugno 2014, di Nicola D’Antuono

Secondo quanto affermato in un recente report dagli specialisti del mercato valutario di Jp Morgan Private Bank, l’euro non perderà eccessivamente valore da qui a un anno nei confronti del biglietto verde e se lo farà la motivazione principale sarà da ricercare nel probabile aumento dei rendimenti obbligazionari negli Stati Uniti e non nella debolezza generalizzata della moneta unica. E’ quanto si aspetta Sara Yates, Vice President Forex Global Strategist di Jp Morgan Private Bank. Secondo la Yates il mercato si aspettava qualcosa in più dall’ultimo meeting della BCE, in quanto Mario Draghi aveva fatto intendere di essere pronto a implementare un programma di quantitative easing in caso di inflazione eccessivamente bassa e lontana dal target di medio periodo del 2%.

Alla fine la BCE si è limitata a lanciare un maxi-piano di stimolo monetario, maggiormente orientato al rilancio del credito, ma non c’è stato alcun annuncio di piano di acquisto di asset come avvenuto negli ultimi anni negli USA, in Giappone e nel Regno Unito. La Yates si chiede allora quando potrà mai la BCE mettere a punto un piano di QE, visto che le condizioni per farlo erano state già servite su un piatto d’argento (crescita anemica, disoccupazione record, consumi al palo e inflazione sempre più verso lo zero). Secondo l’esperto della banca d’affari statunitense, le recenti misure adottate dall’Eurotower serviranno a sostenere gli asset denominati in euro, ma così facendo la moneta unica resterà forte sui mercati valutari.

Infatti la Yates fa notare che, fin quando gli investitori faranno incetta di azioni e bond dell’area euro senza coprirsi dal rischio di cambio, la moneta unica europea sarà paradossalmente sostenuta dalle misure della BCE. Alla Jp Morgan Private Bank credono che, per mettere fine a questa forte correlazione positiva tra asset e valuta, servirà un input agli investitori per coprirsi dal rischio di cambio e quindi un lavoro di moral suasion notevole. In ogni caso, considerando che la BCE quasi certamente non annuncerà un piano di QE, il cambio euro/dollaro dovrebbe muoversi nel range compreso tra 1,33 e 1,38 fino a quando i tassi americani non inizieranno a salire.

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