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BCE: Mersch nel board. E le Pari Opportunità? L’Europarlamento non ci sta

venerdì 23 novembre 2012, di Valentina Pennacchio

Il banchiere centrale lussemburghese Yves Mersch nel board della BCE. Questa è l’unica decisione presa a Bruxelles durante la riunione del Consiglio europeo straordinario per decretare le sorti del bilancio UE, che si è conclusa in un nulla di fatto. Mersch ricoprirà l’incarico per 8 anni, a partire dal prossimo 15 dicembre. La sua nomina va a colmare quel posto lasciato vacante da José Manuel Gonzalez-Paramo a fine maggio. Ma le pari opportunità? Il Parlamento non ci sta. Il lussemburghese sarebbe infatti il sesto uomo nel board della “più importante istituzione europea”.

Elezione in sospeso da mesi per le “quote rosa”

La sua elezione è rimasta in sospeso per sei mesi a causa del parere negativo della Commissione affari economici e monetari del Parlamento europeo, che aveva sollevato la questione delle “quote rosa”, individuando in Mersch il candidato meno adatto alla nomina nel comitato esecutivo

La presidente della Commissione Sharon Bowles e Sylvie Goulard avevano chiesto al Presidente dell’Eurogruppo, Jean-Claude Juncker, di proporre in alternativa una donna per combattere “il muro di cravatte” dell’Eurotower, in favore delle pari opportunità.

Il Presidente del Consiglio Herman Van Rompuy aveva risposto alle proteste: “Il bilanciamento fra i sessi è una questione di grande importanza. In questa circostanza, nessuno stato ha proposto una donna. Attirerò l’attenzione del Consiglio, quando prenderanno la decisione sul seggio vacante della Bce”.

Sharon Bowles: Non è un mandato democratico

Il giorno dopo l’elezione è chiaro che la voce del Parlamento europeo sia stata ignorata. La scelta di Mersch è una scelta dei governi. E questo fa aprire un solco tra Parlamento e Consiglio, nonostante il primo abbia avuto in questa circostanza un ruolo meramente consultivo. Solo la Spagna ha votato contro e protesta. Il Premier spagnolo Mariano Rajoy ha chiarito che si è trattato di una questione di “equilibrio geografico e demografico”, oltre che di pari opportunità.

La Presidente Sharon Bowles non ci sta e tuona: “La Bce ha ora un membro del suo organo più alto privo di un mandato democratico”. Quest’elezione è un affronto alla democrazia. “I Capi di Stato e di Governo – ha proseguito - hanno inviato un segnale chiaro sulla loro idea del processo democratico. I cittadini europei sono stupiti di scoprire l’assenza di equilibrio uomini/donne alla Bce come d’altra parte in altre istanze della Ue”.

Come interverrà Mersch nell’Eurozona?

Sulle prospettive future intanto Draghi annuncia che la Bce è pronta a realizzare il programma OMT e aggiunge un “relativo ritorno di fiducia nell’area euro”. Tuttavia, è fondamentale “continuare con le riforme e soprattutto definire il quadro normativo che riguarda la supervisione bancaria entro giugno 2013”.

Come si inserirà Mersch, noto per la sua visione anti-inflazionistica, nelle dinamiche dell’Eurozona e soprattutto nella “questione Grecia”? Qualche mese fa aveva preannunciato il caos nel caso di un eventuale default della Grecia. Come agirà per evitarlo?

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