Azionario, titoli legati al petrolio: utili societari meglio del previsto, ma un rimbalzo notevole è lontano

I titoli azionari legati al petrolio e al settore energetico hanno registrato un forte rimbalzo nel corso dell’ultimo mese e mezzo, ma un segnale ancor più forte, che potrebbe rafforzare l’opinione secondo cui il settore sia realmente in ripresa, potrebbe risiedere negli utili societari pubblicati recentemente.

Chevron, Exxon Mobil, Royal Dutch Shell e BP hanno ampliamente battuto le stime di Wall Street quando hanno riferito sugli utili del primo trimestre la settimana scorsa.

Anche se i giganti del petrolio hanno registrato minori ricavi rispetto all’anno precedente, i risultati suggeriscono che non sono in una situazione “tragica” come invece ci si aspettava.

Nel frattempo, il tempismo potrebbe giocare a loro favore. Nelle ultime due settimane del primo trimestre 2015, il prezzo del petrolio iniziato a riprendersi ed aumentare dai minimi pluriennali.

Dal 18 marzo, il prezzo del petrolio è aumentato del 36 per cento, contribuendo a rafforzare compagnie del calibro di Exxon Mobil e Chevron.

Secondo alcuni, i grandi nomi del settore energetico possono aspettarsi un rimbalzo considerevole nel secondo trimestre.

"Le grandi nel settore energetico andranno bene, con la domanda futura in aumento e la risalita del prezzo del petrolio"
commenta David Seaburg della Cowen & Co.

Ma il rally del petrolio non può durare per sempre.

Stacey Gilbert, a capo della strategia sui derivati a Susquehanna, osserva che la volatilità nel settore energetico si è indebolita quando la volatilità sul greggio si è calmata.

"Il rischio valutato su questi titoli azionari sta diminuendo",

ha detto.

"Non ci aspettiamo di vedere movimenti dalle dimensioni notevoli, come invece abbiamo fatto in passato. Non direi che il trend sia rialzista né ribassista."

In altre parole, gli investitori dovranno aspettare per un rimbalzo di grande forza sui titoli azionari legati al prezzo del petrolio.

"Se non altro, il prezzo del petrolio sembra confinato nel range attuale, almeno per i prossimi due mesi",

ha detto Gilbert.