Australia: nuovo taglio dei tassi in vista. Aussie in caduta libera

Il dollaro australiano resta uno dei protagonisti in negativo sul mercato forex, complice le aspettative per un nuovo taglio dei tassi di interesse della Reserve Bank of Australia e il rischio di un hard landing della Cina, dopo un decennio di crescita economica a livelli stratosferici. La moneta australiana è molto influenzata dai dati macroeconomici cinesi, essendo Pechino il primo partner commerciale per Canberra. L’Australia è molto dipendente dalla domanda della Cina, dove finiscono gran parte delle risorse naturali del sub-continente oceanico.

Sul forex il tasso di cambio Aud-Usd è sceso per la prima volta sotto 0,90 da settembre 2010, confermando il trend molto negativo che si protrae ormai da inizio maggio scorso. Negli ultimi tre mesi l’Aussie ha perso più del 16,5%. La divisa australiana non viene considerata più una valuta rifugio e nemmeno una valuta pregiata, in virtù del continuo abbassammento dei tassi di interesse da parte della RBA che sembra intenzionata a proseguire con una politica monetaria accomodante nei prossimi mesi.

A mettere in grande difficoltà il dollaro australiano è l’andamento negativo della propria economia e dei conti pubblici. Inoltre, la Cina potrebbe crescere anche meno del 7% quest’anno, mettendo così a rischio la tenuta del paese e indirettamente anche l’Australia. Il ministro delle Finanze cinese Lou Jiwei ha dichiarato che Pechino potrebbe anche tollerare una crescita del pil del 6,5%. L’annuncio ha fatto nuovamente crollare il dollaro australiano, sceso sui minimi da agosto 2010 sulla moneta unica con il cross Eur-Aud che ha sfiorato 1,45.