Australia: RBA pronta a tagliare ancora i tassi. Aussie ai minimi dal 2010

Continua a perdere terreno il dollaro australiano, sempre più sotto il tiro delle vendite dei grandi investitori internazionali che si stanno liberando dell’ormai ex valuta pregiata, a causa del forte rallentamento dell’economia cinese e delle aspettative di nuovi tagli dei tassi di interesse della Reserve Bank of Australia. Stanotte la RBA ha dichiarato che potrebbe abbassare ancora i tassi, dall’attuale livello del 2,75% (minimo degli ultimi 60 anni).

L’obiettivo della RBA è provare a sostenere l’economia australiana con una politica monetaria accomodante e per far fronte al rallentamento del settore minerario, il cui principale cliente è l’industria siderurgica cinese. Proprio la Cina continua a rallentare il ritmo di crescita economico, come dimostrato anche dalla pubblicazione dell’indice PMI dei servizi, che a giugno è sceso a 53,9 punti dai 54,3 punti di maggio.

Lo stesso indice calcolato da Hsbc è invece salito a 51,3 punti dai 51,2 di maggio. La borsa di Sidney ha chiuso con un calo dell’1,9%, mentre la borsa di Shanghai con una perdita dell’1,4%. In lieve calo l’indice Nikkei-225 della borsa di Tokyo, che ha registrato una flessione dello 0,3% a 14.055,56 punti. Sul forex il tasso di cambio Aud-Usd, il cosiddetto Aussie, è sceso fino in area 0,9050 sui livelli più bassi da settembre 2010.