Il titolo ritraccia dopo l’allungo partito alla fine del mese di dicembre 2020 e ritorna sul supporto. Importante un pullback per sperare in un nuovo tentativo a rialzo.
| Valori | |
|---|---|
| Ultimo prezzo | 52,10 |
| Variazione | -4,30% |
| Max (52 settimane) | 64,94 |
| Min (52 settimane) | 36,15 |
| Indicatori | |
|---|---|
| MM200 | 53,62 |
| RSI 14 | 51,26 |
| MACD | 0,1367 |
| Performance | |
|---|---|
| 1 settimana | -0,29% |
| 1 mese | +7,42% |
| 3 mesi | -0,67% |
Nella giornata di ieri AstraZeneca (NASDAQ:AZN) chiude in rosso a quota 52,10$ registrando una performance negativa del 4,30%. Il titolo si trovava a pochi punti dalla resistenza statica a quota 55$, ma ha ritracciato prima di raggiungere il test. Ad oggi l’azione è in prossimità del sul supporto in area 51,50$. Un rimbalzo potrebbe nuovamente condurre il titolo vero la prova del livello statico, in caso contrario invece si potrebbe assistere ad un calo del prezzo fino a 50,70$.
Il quadro tecnico di riferimento
Il titolo arriva da un lungo trend rialzista avviato nel novembre 2016 quando l’azione scambiava intorno ai 22$. Da quel livello ad oggi il titolo ha guadagnato oltre il 115% circa raggiungendo anche performance più elevate il 20 luglio 2020, quando ha segnato il nuovo massimo storico provvisorio a quota 64,94$.
Gli anni successivi si sono distinti per una salita stabile alternata da movimenti di allungo a fasi di prese di beneficio. I dodici mesi del 2019 sono stati particolarmente cauti e il titolo è rimasto in trend per la maggior parte del tempo, tranne un ritracciamento più profondo avvenuto tra la fine di marzo e fine aprile.
L’inizio del 2020 è partito subito con un’inversione di tendenza poi seguito dall’allungo ribassista dovuto alla pandemia di Covid19 che si è presentata in Europa alla metà di febbraio 2020. L’azione è stato abbastanza resiliente alla crisi, soprattutto grazie al suo core business, e questo gli ha permesso di perdere il 28,50% circa poco meno dell’indice di riferimento.
Dal livello di minimo toccato il 16 marzo a quota 37,79$ è poi partito il trend che ha permesso di segnare, nella giornata del 20 luglio 2020, il nuovo massimo storico in apertura di seduta a quota 62,69$ ed un massimo provvisorio in area 64,94$ all’apice del prezzo di giornata.
Da quell’area la quotazione ha infine ritracciato assestandosi sul minimo a quota 48,17$ in data dicembre 2020 e poi è ripartita nel rally di breve periodo che dura fino ad oggi.
Lo scenario operativo di breve periodo
Il titolo si trova in una quadro tecnico di breve periodo estremamente delicato. Il prezzo ha ritracciato prima di arrivare alla resistenza a quota 55$ con una candela di forte calo e ha fallito la violazione della trendline negativa di medio periodo. Un pullback sui valori attuali potrebbe lasciare spazio ad un nuovo tentativo, ma l’azione deve trovare le energie che non ha dimostrato nella sessione scorsa.
Un cambio di scenario in ottica ribassista sarebbe possibile solo alla rottura di del supporto in area 53$ e della trendline rialzista di breve periodo. In quel caso il primo obiettivo short si potrebbe collocare in area 50,70$.
Attualmente il prezzo si trova ancora sopra la EMA(21), ma sotto la SMA(200), la media mobile semplice a 200 periodi, che evidenzia il movimento di base. L’indicatore Supertrend è positivo, mentre L’RSI(14) ha ritracciato velocemente nelle ultima seduta. La volatilità, rappresentata dall’ATR(14), rimane in costante flessione rispetto alla media da inizio novembre.
Una posizione long sarebbe plausibile alla rottura della resistenza statica a quota 55$ e della trendline dinamica di medio periodo con un entry in area 55,60$. Uno Stop Loss si potrebbe collocare in zona 52,60$. Il Primo Target si potrebbe inserire a quota 58$ ed il Secondo Target in area 59,65$.
Un ingresso short sarebbe accettabile solo sotto il supporto statico a quota 51,45$ e la trendline dinamica di breve periodo con un entry in zona 50,90$. Uno Stop Loss che si potrebbe inserire in area 53,40$. Un Primo Target si potrebbe collocare a 48,50$ e un Secondo Target a 46,30$.
*Il 74% dei conti degli investitori retail perde denaro negoziando CFD con questo fornitore. È necessario valutare se si può sostenere il rischio elevato di perdere il capitale investito.© RIPRODUZIONE RISERVATA