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Arriva nuovo BTp a 15 anni: è subito record. Oltre 11 miliardi di ordini
mercoledì 16 gennaio 2013, di
Dopo 28 mesi, arriva un nuovo Btp con una durata di 15 anni. Il ministero dell’Economia ha affidato a Banca Imi, Barclays, Credit Agricole, Goldman Sachs e Jp Morgan "il mandato per il collocamento sindacato di un nuovo benchmark a 15 anni Btp con scadenza al primo settembre 2028". Ed è subito boom: infatti, l’importo del nuovo BTp a 15 anni emesso dal Tesoro è stato pari a 6 miliardi di euro.
Cifre e date importanti
Secondo quanto riferisce il ministero dell’Economia:
- Il titolo è stato collocato al prezzo di 100,017 (quindi un rendimento lordo annuo all’emissione del 4,805%);
- la scadenza è fissata per il 1 Settembre 2028;
- godimento, 22 Gennaio 2013;
- tasso annuo del 4,75%, da pagare in due cedole semestrali;
- il regolamento dell’operazione è previsto per il 22 Gennaio.
Si è quindi registrato un vero e proprio boom, in quanto l’emissione del Tesoro, a fronte di richieste pervenute a 11 miliardi di euro è arrivata a 6 miliardi di euro. Il rendimento risultante paga 30 punti base in più del BTp con scadenza a marzo 2026, che oggi oscilla intorno al 4,50 per cento.
Risposta ultra-positiva
Secondo quanto riferito da fonti di mercato all’agenzia Radiocor, "la risposta degli operatori domestici e internazionali è stata talmente positiva che l’operazione probabilmente si sarebbe chiusa già in giornata".
La richiesta dall’estero è stata molto forte, in quanto sicuramente una rinnovata fiducia è riuscita ad attirare molti investitori esteri, tra cui soprattutto asset manager ed assicurazioni.
Le reazioni degli esperti
Alessandro Giansanti, strategist di Ing, commenta così il successo dell’operazione, "Questa operazione consente al Tesoro di fare front-loading per il 2013. Il fatto che abbia ricevuto tanti ordini, dopo che per mesi non si vedeva domanda dagli investitori per questo tratto di curva, fa ben sperare per l’appetito per la carta italiana in futuro".
Fra i motivi principali dell’operazione ben riuscita, egli cita, "la size e il pricing. Il titolo di oggi ha beneficiato del fatto che il vecchio Btp 2026 ha uno spread sul midswap - attorno a 240 pb - più stretto di una quindicina di punti base rispetto ai titoli suoi vicini: ciò ha consentito al Tesoro di essere abbastanza generoso con un rendimento di +30 punti base" e conclude, "Meglio ora che più tardi, con l’avvicinarsi dell’appuntamento elettorale in Italia e la possibilità che anche la Spagna possa uscire con un bond sindacato".