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Analisi materie prime: quotazioni del Brent pronte a ripartire?
lunedì 13 agosto 2018, di
I corsi del Brent faticano a risalire, ma i supporti di area 71,28 dollari al barile, ereditati dai massimi del 25 gennaio scorso, sembrano tenere e potrebbero far partire un movimento rialzista che punterebbe a raggiungere i massimi del 22 maggio 2018 a 80,49 dollari.
Brent, grafico giornaliero. Fonte: Bloomberg
Occorre però un recupero di quota 75,37 dollari in primis, resistenza dovuta ai massimi del 16 luglio 2018 e che si è rivelata zoccolo duro del fronte ribassista; il secondo ostacolo che dovrà affrontare il fronte rialzista nel caso volesse mettere in piedi un movimento che punti alla ripartenza delle quotazioni dell’oro nero è dato da 78,50 dollari, dove incontrerebbe la linea di tendenza che collega i massimi del 22 maggio 2018 a 80,49 dollari con quelli del 29 giugno scorso a 79,70 dollari e quella che collega i minimi del 21 giugno 2017 a 44,35 dollari con quelli dell’8 marzo 2018 a 63,43 dollari.
Solo in caso di rottura di questa resistenza i prezzi potranno provare ad aggiornare i massimi del corrente anno. Se invece quota 71,28 dollari dovesse cedere, ecco che si aprirebbero scenari ribassisti che potrebbero traghettare i corsi fino ad area 70 dollari, prezzo tondo e zona di passaggio della media mobile a 200 giorni.
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Strategia operativa su petrolio Brent
Il supporto menzionato precedentemente risulta quindi un livello spartiacque tra il fronte ribassista e quello rialzista, una sua tenuta con recupero di 75,37 dollari potrebbe far partire un movimento rialzista che continuerebbe il trend che ha caratterizzato il 2018 dell’oro nero. A tal proposito si potrebbero adottare strategie di matrice rialzista al recupero di 75,37 dollari con stop loss a 71,20 dollari e obiettivo principale a 79,80 dollari. L’obiettivo finale per questa strategia sarebbe invece individuabile in area 81 dollari, dove verrebbero aggiornati i massimi annuali.
Elaborazione ufficio studi Money.it

