I corsi del Kiwi hanno disegnato un pattern inside all’interno di un triangolo. La struttura tecnica favorisce l’implementazione di strategie short. Vediamole
| Valori | |
|---|---|
| Ultimo prezzo | 0,6855 |
| Variazione | 0,03% |
| Max (52 settimane) | 0,7395 |
| Min (52 settimane) | 0,64 |
| Indicatori | |
|---|---|
| MM200 | 0,67 |
| RSI 14 | 54,53 |
| MACD | 0,000 |
| Performance | |
|---|---|
| 1 settimana | -0,09% |
| 1 mese | -0,41% |
| 3 mesi | 1,30% |
Il cambio NZD/USD al momento si attesta a 0,6855 dopo il rialzo effettuato con le ultime due candele positive.
La struttura tecnica del cambio è inserita all’interno di una figura triangolare che vede come resistenza la trendline discendente che conta i massimi decrescenti registrati da inizio febbraio, ora transitante poco al di sopra dei massimi segnati ieri ed oggi. La trendline supportiva, invece, è rappresentata dal livello ascendente che conta i minimi registrati a ottobre 2018 e gennaio 2019, ora transitante a 0,6704.
Alla luce del pattern inside che si è sviluppato a contatto con la trendline superiore si potrebbero implementare strategie short. In particolare, la rottura dei minimi segnati ieri a 0,6841 fornirebbe un segnale di vendita.
Lo stop loss potrebbe essere collocato poco al di sopra del massimo di ieri, più precisamente a 0,6875. Un primo obiettivo di profitto potrebbe essere identificato a contatto con la media mobile semplice a 200 giorni, ora transitante a 0,6739. Un target finale, invece, potrebbe essere collocato in prossimità della trendline ascendente precedentemente menzionata a 0,6704.
Per il fronte rialzista, si potrebbero implementare strategie long nel caso di una chiusura superiore al livello tondo a 0,6900. In tal caso un primo obiettivo di profitto potrebbe essere identificato a 0,6970 ed un target finale a 0,7000.
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