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Spegni la paura quando investi denaro!
martedì 10 ottobre 2017, di
Ci focalizziamo spesso sul trovare il sistema giusto e più adatto per operare sui mercati finanziari.
Sorprendentemente, non si presta molta attenzione alle seguenti domande: “Sono in grado di eseguire le mie negoziazioni senza compromessi se il mio sistema lo richiede? Il mio stile di trading è adatto alla mia personalità?” Anche se fosse così, potrebbe ancora accadere che il nostro cervello ci giochi qualche scherzetto e ci si blocchi per la paura.
Specialmente i principianti hanno una scarsa consapevolezza di chi sono e di che cosa ciò implica per la loro strategia sui mercati. La domanda: “Mi sento a mio agio con il mio trading?” inizialmente non viene posta. Solo dopo un certo tempo - probabilmente a causa di perdite - sorgono dubbi sul fatto che sia l’approccio giusto.
È importante capire se si vuole essere uno “scalper”, uno “swing trader” o un “position trader” (vedi info box). La maggior parte dei trader rientrano nella seconda categoria, mentre gli investitori sono simili ai position trader. Solo i trader molto esperti hanno successo nello scalping.
L’approfondimento è a cura di TRADERS’ Magazine.
| “Specialmente i principianti hanno una scarsa consapevolezza di chi sono e di che cosa ciò implica per la loro strategia sui mercati.” |
Analizza i segnali
Un gran numero di trader ha difficoltà a gestire in modo sistematico le negoziazioni. Spesso il problema è che si basano su segnali ambigui. Entrare o uscire da una negoziazione è la conseguenza logica di ciò che ci mostrano i nostri segnali, indicatori o grafici.
Quindi, se si dispone di un sistema che consiste di diversi indicatori, ma che raramente dà lo stesso segnale, avrete difficoltà a trovare un punto di ingresso adeguato. Ancora peggio: la gestione della posizione porterà a conflitti.
Cosa succede se gli indicatori 1, 3 e 5 dicono di mantenere la posizione, mentre gli indicatori 2 e 4 consigliano di chiudere? Esattamente, semplicemente non sapete cosa è giusto. La configurazione dovrebbe pertanto contenere meno indicatori possibile.
Visualizzazione grafico
Inoltre, la maggior parte degli indicatori sono ritardati. Ciò significa che sono basati su sviluppi passati e confermano solo la tendenza. Inoltre molti indicatori non tengono conto dei livelli di supporto o di resistenza.
Di conseguenza, i segnali di ingresso e di uscita possono verificarsi ovunque se non si include la struttura del grafico nell’analisi. Inoltre, esiste il rischio che le negoziazioni siano effettuate solo sulla base dei segnali forniti dagli indicatori e che la fluttuazione effettiva dei prezzi, per non parlare del rapporto rischio/ricompensa, non vengano presi in considerazione.
La ricerca della struttura
I livelli di supporto e di resistenza forniscono al grafico una struttura. I marcatori di Fibonacci possono essere utilizzati per identificare altri importanti livelli di prezzo. Quindi puoi, ad esempio, mettere uno stop-loss al di sotto di un livello di supporto o del successivo ritracciamento di Fibonacci. Puoi stabilire obiettivi di profitto appena al di sotto di una resistenza o di un certo livello di Fibonacci.
A differenza degli indicatori, qui non è necessaria una precisa osservazione, il che alleggerisce l’onere del trader. A volte la strategia preferibile può essere identificata semplicemente guardando il grafico, che rende la valutazione del grafico molto facile. Il grafico della coppia di valute NZD/USD (Figura 1) mostra proprio ciò attraverso le medie mobili ed i livelli di Fibonacci.
| F1) Segnali chiari, meno stress |
La paura impera
| “Il desiderio di avere sempre di più può anche essere interpretato come una paura di avere troppo poco.” |
In realtà, le perdite sono parte del gioco - anche se abbiamo una strategia di trading che funziona. Prima o poi tutti i trader hanno dovuto fare i conti con una serie di perdite. Ciò può distruggere la fiducia in se stessi dei trader. Non solo perdiamo la fiducia nella nostra strategia di trading, ma anche nelle nostre capacità. Non vediamo più il potenziale di un setup, ma solo un’altra maniera di perdere denaro.
La naturale reazione è quella di sottrarsi al pericolo e smettere di fare negoziazioni. Diventiamo vittime della nostra paura e siamo paralizzati. C’è una diffusa convinzione che i trader e gli investitori siano guidati dalla paura e dall’avidità.
Nel suo libro “Psicologia del Trading – Pensiero e azione dei professionisti”, Norman Welz descrive l’avidità solo come una forma diversa di paura. Il desiderio di avere sempre di più può anche essere interpretato come una paura di avere troppo poco. Secondo Welz, la paura è il più grande nemico del trader.
I trader possono doversi confrontare con i seguenti tipi di paura:
- Paura delle perdite: agiamo per vincere. Ma se non affrontate correttamente, le perdite possono condurci alla rovina finanziaria. Il nostro istinto ci dice che una perdita è esattamente l’opposto di ciò che vogliamo raggiungere. Inoltre, la nostra interpretazione delle perdite è fortemente legata alla nostra autostima, ossia al timore di essere incapaci.
- Paura dell’incapacità: Mentre operiamo, dobbiamo continuamente pensare se i nostri indicatori sono corretti, se siamo sufficientemente disciplinati per seguire la tendenza e così via. In poche parole, siamo ansiosi di avere ragione. Il rischio è di ridurre la nostra personalità e le nostre azioni ad un unico trade. Ciò potrebbe indurci a definirci in funzione del risultato delle singole negoziazioni. Una perdita o un profitto modesto potrebbero essere interpretati come una sconfitta.
- Paura di perdersi qualcosa: Quante volte guardiamo un grafico e pensiamo: “Perché non sono andato avanti con questa negoziazione?!” Ma dal momento che è impossibile seguire tutte le classi di attività, singoli titoli o strumenti, un trader perde continuamente delle opportunità. Se poi ci confrontiamo con altri trader, la nostra paura di perderci qualcosa può solo aumentare.
- Paura di perdere profitti: con lo stop-loss puoi ridurre le perdite. Tuttavia, un trader è spesso tentato di “togliere un po’ di denaro dal tavolo” – in caso il mercato si dovesse ritorcere di nuovo contro di lui. Ciò riduce il rapporto opportunità/rischio e riduce il profitto complessivo.
Ha a che fare con la dimensione
Il trader di ghiaccio con nervi d’acciaio è solo un mito. Anche i trader più esperti, che hanno già sperimentato tutto, possono subire perdite. Tuttavia, si possono adottare misure per controllare o perlomeno ridurre l’ansia.
Per esempio, possiamo ridurre la grandezza della posizione in modo che le perdite causino meno stress. Dal momento che vogliamo sempre avere un rapporto opportunità/rischio accettabile (almeno superiore a 1), è anche più facile fare profitto.
Non siamo più spaventati dalle perdite, e i profitti sono spesso troppo modesti per riuscire a conseguirli all’inizio. Le singole negoziazioni avvengono quindi in maniera molto più rilassata.
| “Anche i trader più esperti, che hanno già sperimentato tutto, possono subire perdite.” |
Fai un passo indietro
Subire una serie di perdite è una grande sfida mentale. La paura di perdere qualcosa è sostituita dalla paura di fare investimento. Il trader poi lotta con la propria fiducia in se stesso e con dubbi sulla sua strategia. In questi casi, è bene fare un passo indietro. Una periodo di pausa dal trading può risultare utile.
È anche necessario riflettere sull’esecuzione delle negoziazioni. Per questo può tornare molto utile tenere un diario di trading. Devi verificare nuovamente se le tue negoziazioni fallite sono state eseguite correttamente e si dovrebbero distinguere i trade ordinari da quelli “impulsivi”.
Se una perdita è dovuta esclusivamente alla mancanza di disciplina, si dovrebbe continuare con una posizione più piccola. Se una perdita si verifica al di là del normale livello e se la ragione è sconosciuta, devi passare all’account demo e riesaminare la tua strategia.
I test retrospettivi non sono utili quanto le condizioni di mercato potrebbero essere cambiate. Non devi mai dimenticare che vuoi restare lì nel lungo termine e pertanto è sempre necessario raccogliere dati sufficienti per testare la strategia.
Conclusioni
Fare trading significa avere a che fare con l’incertezza. Un trader è esposto a una gran dose di stress dovuto alla paura. È possibile ridurre il livello di stress seguendo uno stile di trading personalizzato in base alla tua personalità.
Se utilizzi segnali chiari e scegli un’adeguata dimensione della posizione, sarai più rilassato quando operi e gestisci le negoziazioni. Di conseguenza, il trading diventerà più automatizzato e potrai intervenire meglio quando diventa veramente necessario.
Christiaan van der Meer è un trader indipendente. Negozia forex, indici internazionali e titoli statunitensi e europei. Il suo stile di trader è basato sull’analisi tecnica con particolare attenzione agli sviluppi macroeconomici. In precedenza, ha lavorato come gestore di fondi. rewardtherisk.blogspot.com
