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Sondaggi primarie Pd: chi vince tra Renzi, Orlando ed Emiliano?
venerdì 28 aprile 2017, di
Sondaggi primarie Pd: chi vincerà tra Matteo Renzi, Andrea Orlando e Michele Emiliano secondo le ultime rilevazioni degli istituti di ricerca sul voto nei gazebo di domenica 30 aprile?
A poche ore dal voto impazzano i sondaggi sulle primarie del Pd. Dopo la consultazione effettuata nei circoli e riservata ai soli iscritti al partito, domenica 30 aprile ci sarà l’atto conclusivo per stabilire chi sarà il nuovo segretario dem.
Nel voto degli iscritti ha prevalso in maniera netta Matteo Renzi, con l’ex premier che è il grande favorito di queste primarie anche secondo i sondaggi. Le insidie però potrebbero non mancare.
Il grande interrogativo di queste primarie Pd è quello dell’affluenza. Il numero totale delle persone che domenica si recheranno ai gazebo potrebbe essere decisivo, oltre per legittimare ancora di più chi vincerà, anche per determinare se Matteo Renzi riuscirà o meno ad essere eletto segretario al primo turno.
Sondaggi primarie Pd: chi vincerà?
Da mesi le primarie del Pd stanno tenendo banco nel panorama politico italiano. Essendo il partito che di fatto regge il governo Gentiloni, l’attesa per sapere chi sarà il nuovo segretario ha quasi paralizzato l’attività parlamentare.
Ecco perché i sondaggi primarie Pd hanno assunto un ruolo molto importante, visto che in queste votazioni non c’è solo in ballo la guida del partito, ma anche la stabilità e il futuro dell’attuale esecutivo.
Tra la fine di marzo e l’inizio di aprile si è svolto il voto nei circoli riservato ai soli tesserati. In totale sono stati 266.370 su 405.000 gli iscritti che hanno espresso la loro preferenza per quanto riguarda queste primarie.
Il risultato ha premiato Matteo Renzi, che ha ottenuto il 66,73% dei voti. Alle sue spalle si è posizionato Andrea Orlando, con il ministro della Giustizia che ha raccolto il 25,26% delle preferenze. Terzo infine con l’8,01% è il governatore della Puglia Michele Emiliano.
Gli ultimi sondaggi sulle primarie del Pd ricalcano l’esito della consultazione nei circoli. Molto interessante è vedere i dati elaborati dall’istituto EMG Acqua, che in una rilevazione effettuata a una settimana dal voto per il Tg La7 ha ipotizzato le percentuali per i vari candidati, stimando un’affluenza totale di 1.850.000 cittadini.
- Matteo Renzi 65,4%
- Andrea Orlando 21,5%
- Michele Emiliano 13,1%
Secondo il sondaggio, Renzi non dovrebbe avere problemi ad essere proclamato nuovo segretario del Partito Democratico già domenica sera. L’unica variante che potrebbe influire sull’esito di queste primarie è quella dell’affluenza.
Sondaggi primarie Pd: l’incognita dell’affluenza
Alle primarie del 2013 del Partito Democratico, che videro la vittoria di Matteo Renzi su Gianni Cuperlo e Giuseppe Civati, votarono nel totale 2.814.881 cittadini. Quest’anno la stima dei partecipanti viene data molto più bassa.
Il sondaggio riguardante le primarie del Pd realizzato dall’istituto EMG Acqua ha ipotizzato un’affluenza per il voto di domenica 30 aprile di 1.850.000 persone. Una stima al ribasso quindi rispetto al 2013, come del resto previsto da tutti gli analisti politici.
Nelle ultimi fasi di questa campagna dei tre candidati alla segreteria, molto si è discusso sull’affluenza. Una vittoria con una scarsa partecipazione di cittadini ai gazebo, sarebbe secondo diversi membri del Pd un successo zoppo e poco legittimante.
Beghe interne a parte, il numero dei cittadini che domenica 30 aprile si recheranno ai gazebo sarà con ogni probabilità il fattore determinante per stabilire se Matteo Renzi riuscirà o meno a superare la soglia del 50% più un voto.
Se così non fosse, Renzi sarebbe costretto, come da regolamento Pd, assieme al secondo candidato più votato ad un ballottaggio che si terrà durante l’Assemblea Nazionale del partito e sarà riservato ai soli delegati.
Più sarà alta l’affluenza, maggiori saranno i rischi per l’ex premier. Una forte partecipazione del corposo fronte anti renziano esistente nella sinistra ma al momento fuori dal Pd, potrebbe far calare la percentuale di Renzi che sotto la soglia della maggioranza assoluta.
Si potrebbe anche arrivare a dire che, se dovessero votare in totale un numero di cittadini uguale a quello del 2013, queste primarie del Partito Democratico potrebbero essere molto più incerte di quanto si creda.
Purtroppo per Andrea Orlando e Michele Emiliano le previsioni invece vanno in senso opposto. Anche in virtù del ponte che ci sarà nel fine settimana del voto, sarà molto difficile arrivare anche ai 2 milioni di partecipanti totali.
Il sentore generale è che queste primarie abbiano già un chiaro vincitore, con tutti i discorsi politici degli ultimi tempi, nuova legge elettorale in primis, che si basano già ipotizzando un’affermazione renziana plebiscitaria anche ai gazebo dopo quella nei circoli.
Matteo Renzi quindi sembrerebbe avere la vittoria in tasca, con tutte le poche speranze rimaste ad Andrea Orlando e Michele Emiliano di poter trascinare l’ex premier al ballottaggio che sono ormai tutte legate all’affluenza.