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Sondaggi politici: al referendum avanza in No, PD primo partito

martedì 20 settembre 2016, di Simone Micocci

Sondaggi politici elettorali: la vittoria del No al referendum costituzionale è ormai scontata?

Nuovo appuntamento con i sondaggi politici sul referendum costituzionale in programma a novembre.

L’istituto Emg Acqua nei sondaggi di oggi trasmessi durante l’ultima puntata del Tg La7 hanno rilevato un calo nella percentuale di indecisi per il referendum. Di conseguenza il vantaggio del No sul si fa più netto, portandosi al 4%. In quest’ottica è difficile pensare ad un recupero del Sì, specialmente se il No continuerà a crescere anche nelle prossime settimane.

Contestualmente però, i sondaggi politici di oggi hanno rilevato un calo di consensi per il Movimento 5 Stelle. Infatti, nei suoi sondaggi politici, Emg Acqua ha analizzato anche le intenzioni di voto degli italiani in vista delle prossime elezioni politiche.

Il Movimento 5 Stelle non è più la prima forza politica del Paese ormai da qualche settimana, scavalcata dal Partito Democratico che ha approfittato del caos di Roma, e anche i sondaggi politici di oggi hanno rilevato un calo per i grillini. Adesso il Movimento 5 Stelle deve cominciare a guardarsi le spalle, perché vista la crescita del Centrodestra non sono più così sicuri di arrivare al ballottaggio.

Vediamo nel dettaglio le intenzioni di voto degli italiani per il prossimo referendum sulla costituzione e per le elezioni politiche analizzando i sondaggi politici Emg Acqua andati in onda durante l’ultima puntata del Tg La7.

Sondaggi politici Referendum costituzionale: al momento il No appare irrecuperabile

Come ampiamente previsto, con il passare delle settimane si sta riducendo sensibilmente la percentuale degli indecisi. Gli italiani quindi cominciano ad avere le idee chiare su come votare al referendum costituzionale, nonostante sia ancora alta la percentuale di coloro che hanno dichiarato che si asterranno dal voto.

Nel dettaglio, i sondaggi politici di oggi hanno rilevato una crescita del +3,3% del No, che si attesta al 34,1%. Cresce anche il Sì, ma in maniera minore (+1,4%). Se si votasse oggi su una scala del 60% di votanti ci sarebbe uno scarto del 4% di votanti.

Facendo il rapporto al 100%, quindi, al referendum costituzionale del prossimo novembre il 53% degli italiani voterà contro la riforma, mentre solo il 47% a favore.

Al momento comunque l’incertezza è alta, poiché ci sono ancora il 35,8% di indecisi, mentre quasi la metà degli italiani (il 45%) ha dichiarato che non andrà a votare.

Sondaggi politici: intenzioni di voto su Movimento 5 Stelle, PD e Centrodestra

Se il Movimento 5 Stelle, e le altre forze dell’opposizione, possono sorridere per i risultati del referendum costituzionale, lo stesso non si può dire per le intenzioni di voto per le prossime elezioni politiche. Infatti, i sondaggi di Emg Acqua hanno rilevato un nuovo calo del Movimento 5 Stelle che ormai non occupa più la prima posizione nella classifica delle preferenze degli italiani.

Quindi, il caos di Roma continua ad avere ripercussioni sul Movimento 5 Stelle, che questa settimana ha perso lo 0,5%. Il Partito Democratico con il 32,6% (+0,2%) è la prima forza politica italiana, ma al ballottaggio rischia comunque di essere sconfitto dal Movimento 5 Stelle.

Quest’ultimi però devono sperare in un cambio di rotta già dalla prossima settimana, perché il Centrodestra si sta avvicinando sensibilmente. Se si votasse oggi, infatti, una coalizione tra Forza Italia, Lega Nord e Fratelli d’Italia otterrebbe il 28,1% dei voti, meno di un punto percentuale di distacco dal Movimento 5 Stelle.

Tuttavia, ci risulta ancora difficile pensare ad una coalizione tra Parisi e Salvini, poiché nessuno dei due sembra voler lasciare la leadership del Centrodestra all’altro. Per questo motivo, è interessante analizzare i sondaggi politici con le intenzioni di voto degli italiani nel caso di Centrodestra diviso. Qui il M5S non avrebbe problemi a raggiungere il ballottaggio, poiché il vantaggio con la terza forza politica, Forza Italia, appare irrecuperabile.

Insomma, il destino politico dell’Italia è ancora incerto, tutto dipenderà dai risultati del referendum costituzionale e dalle prossime elezioni politiche. I sondaggi politici di oggi ci danno una visione generale di quello che potrebbe accadere, ma per averne la certezza dovremo aspettare novembre, quando ci sarà l’attesissimo appuntamento con il referendum per l’approvazione della riforma costituzionale.

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