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Sondaggi politici: boom M5S e Lega, assieme avrebbero i numeri per governare
martedì 18 luglio 2017, di
Sondaggi politici: forte balzo del Movimento 5 Stelle e della Lega Nord mentre crollano Partito Democratico e Forza Italia, con anche il Movimento Democratici e Progressisti che perde terreno ma ancora, a differenza di Alternativa Popolare, sarebbe sopra alla soglia di sbarramento.
Questa è la situazione dipinta dal consueto sondaggio politico che l’istituto EMG Acqua, in maniera settimanale, realizza puntualmente per conto del TG La7 diretto e condotto da Enrico Mentana.
Non si ferma più la crescita della Lega Nord, così come quella di Fratelli d’Italia, mentre nel centrodestra farebbe registrare un autentico tonfo Forza Italia, nonostante che il partito di Silvio Berlusconi sia al momento al centro di tutte le trattative politiche.
Male nel sondaggio tutto il centrosinistra, con il Partito Democratico ormai in caduta libera e gli scissionisti del Movimento Democratici e Progressisti che, dopo un periodo positivo, fanno registrare anche loro un leggero calo.
Sondaggi politici: Lega e M5S super
Quelli che ormai potrebbero essere considerati gli storici partiti di questa Seconda Repubblica sono in difficoltà. Partito Democratico e Forza Italia secondo il sondaggio politico condotto da EMG Acqua perderebbero infatti molti consensi rispetto a una settimana fa.
Quelli che una volta erano i due grandi duellanti, all’epoca del bipolarismo che di fatto ha caratterizzato vent’anni della nostra politica prima dell’avvento del Movimento 5 Stelle, sembrerebbero essere in pieno affanno.
Non è un mistero il periodo di grande crisi che sta vivendo Matteo Renzi e quindi di riflesso anche il PD. La sensazione è che ormai l’ex premier sia diventato un peso più che una risorsa per il centrosinistra, ma la larga vittoria alle primarie lo legittima ad andare avanti.
Dopo un periodo di crescita fa strano il grosso calo fatto registrare da Forza Italia. L’idea è che molti elettori di Berlusconi si stiano orientando verso Salvini, visto che la Lega continua a salire nei sondaggi.
Bene anche Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni mentre dà segnali di ripresa anche Alternativa Popolare, ma per il nuovo partito di Angelino Alfano la soglia di sbarramento del 3% per entrare in Parlamento ancora sarebbe lontana.
Vediamo allora le percentuali assegnate ad ogni partito dal sondaggio politico elettorale realizzato per conto del TG La7, mettendo tra parentesi la differenza di percentuale rispetto alla stessa indagine condotta sette giorni prima e nella terza colonna il numero dei deputati che ogni partito al momento otterrebbe con l’attuale legge elettorale.
- Movimento 5 Stelle - 27,8% (+0,6%) 186
- Partito Democratico - 26,2% (-0,5%) 182
- Lega Nord - 15,3% (+0,5%) 101
- Forza Italia - 13,% (-0,7%) 89
- Fratelli d’italia - 5,4% (+0,3%) 36
- Movimento Democratici e Progressisti - 3,5% (-0,2%) 23
- Alternativa Popolare - 2,5% (+0,1%) /
- Sinistra Italiana - 2,1% (/) 1
- Altri - 4,1% (-0,1%) 12
Il dato sicuramente più interessante di questo sondaggio politico è che, alla Camera dove la maggioranza è di 316, il Movimento 5 Stelle assieme alla Lega Nord e a Fratelli d’Italia avrebbe a disposizione 323 deputati.
Una possibile unione invece tra Partito Democratico, Forza Italia e le autonomie si fermerebbe a 277 deputati. Al momento quindi soltanto una alleanza post voto tra Salvini e Grillo potrebbe generare un nuovo governo.
Governo M5S-Lega inevitabile?
Quelle a cui andremo incontro nel 2018 saranno delle elezioni politiche segnate da una sorta di ritorno al passato. Dopo anni di bipolarismo e grandi coalizione, si tornerà infatti al proporzionale tipico della Prima Repubblica.
Tutti i partiti maggiori alla fine correranno per conto loro, inglobando al massimo nella loro lista qualche partitino o movimento per allargare le proprie fila. Ci potrebbero essere però anche delle eccezioni.
Quella più importante potrebbe riguardare una lista unica tra Lega Nord e Fratelli d’Italia. La sintonia in questo caso è totale, con la scelta che sarà con ogni probabilità un mero calcolo politico: se un listone unitario andrà a garantire più parlamentari allora tutti assieme, sennò al contrario divisi per poi far fronte comune dopo il voto.
Situazione più complessa a sinistra. Escluso ogni dialogo con il Partito Democratico di Renzi, gli scissionisti e Pisapia stanno per dare vita alla lista Insieme, ma non è detto che Sinistra Italiana decida di unirsi.
Nel caso, Insieme non dovrebbe avere problemi a superare la soglia di sbarramento del 3%, mentre Sinistra Italiana si salverebbe soltanto grazie alla circoscrizione estero. Un centrosinistra frammentato in tre liste però sarebbe un autentico regalo alla destra e garantirebbe soltanto la sopravvivenza politica dei vari partiti dell’area.
Anche se sta continuando a perdere pezzi, Alfano è sempre convinto che Alternativa Popolare riuscirà ad arrivare al 3%: stando a questo sondaggio politico l’impresa sarà molto dura.
In uno scenario del genere, un governo a guida Movimento 5 Stelle appoggiato da Lega Nord e Fratelli d’Italia sembrerebbe l’ipotesi più concreta. Attenzione però, visto che un listone unitario di Salvini e della Meloni sarebbe al momento al 20,7%. Andando ad aggiungere poi anche altre sigle di destra la percentuale crescerebbe ancora.
Considerando l’andamento degli ultimi tempi, non è da escludere che una lista del genere possa ambire anche a diventare la prima forza del paese. Il Partito Democratico infatti è in caduta libera e il Movimento 5 Stelle vive costantemente di alti e bassi.
Mancano molti mesi ancora alle elezioni politiche, ma se il trend delle ultime settimane dovesse confermarsi da qui a maggio Matteo Salvini potrebbe crescere ancora notevolmente, con l’ambizione di risultare alla fine la lista più votata che non sembrerebbe più essere una chimera.