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Ricostruzione terremoto, Errani: “Tutto è fermo…”
giovedì 23 febbraio 2017, di
Ricostruzione terremoto, secondo Vasco Errani tutto sarebbe ancora tristemente fermo. Questo sarebbe il succo di alcune frasi pronunciate dal commissario straordinario in una riunione ad Ancona, con l’audio che è stato poi divulgato dal settimanale Panorama.
Dalle parole di Errani emergerebbe quindi che la ricostruzione terremoto al momento sarebbe ferma, anche per quanto riguarda sia le casette che le stalle provvisorie. Un quadro generale abbastanza sconfortante.
La scorsa settimana, la Protezione Civile aveva mandato a Bruxelles il computo totale dei danni provocati dai terribili eventi sismici che si sono susseguiti negli ultimi mesi. La domanda quindi che veniva fuori era se l’Europa si accollasse o meno i 23,5 miliardi necessari per la ricostruzione.
Ora le parole di Errani riportate da Panorama addensano nuove nubi sul percorso della ricostruzione post terremoto, con i tanti sfollati e gli allevatori che ancora attendono risposte e tempi certi.
Ricostruzione terremoto, le parole di Errani
Lo scorso 15 febbraio ad Ancona, si è tenuto un incontro alla presenza di Vasco Errani e alcuni amministratori di Comuni colpiti dai terremoti dei mesi scorsi. Nell’occasione, il commissario straordinario alla ricostruzione si sarebbe lasciato andare ad alcune allarmanti considerazioni.
Non esiste il fatto che per cominciare a fare le casette, che non è ciò che devo fare io, si attenda di avere il fabbisogno definitivo di tutte le casette. Non esiste. Non esiste che per fare le stalle bisogna metterci tutto questo tempo. Non esiste. Non esiste.
Emblematico è il ripetersi dell’espressione “non esiste”. Una sorta di mantra sconsolato che Vasco Errani ripete agli amministratori per far capire che, nonostante l’urgenza della situazione, tutto al momento sembrerebbe fermo.
Secondo l’audio, Errani quindi sembrerebbe ritenere che ci possa volere ancora diverso tempo sia per l’invio delle casette che per riorganizzare le stalle distrutte. Una situazione di stallo per quella che è la gestione dell’emergenza, con la vera ricostruzione post terremoto che così potrebbe avere tempi ancora più lunghi.
Sempre secondo le parole riportate da Panorama, Errani sembrerebbe confidare per la ricostruzione post terremoto nel nuovo decreto, dove si prevedono più poteri straordinari ai sindaci che possono diventare anche appaltanti per quanto riguarda le casette e il commercio.
Parole queste di Vasco Errani che si vanno a sommare con la delicata questione degli sfolalti e quella più personale del commissario straordinario al terremoto, che sembrerebbe essere sul punto di lasciare anche lui il Pd.
Ricostruzione terremoto, che futuro?
La situazione attuale della ricostruzione terremoto è quasi di sostanziale stallo. Il susseguirsi continuo di eventi sismici, l’ultimo questa notte di magnitudo 3.5 con epicentro nel reatino, non aiuta sicuramente la stima dei danni.
Se il conto stimato è di 32,5 miliardi per ricostruire le zone devastate dai terremoti nel Centro Italia, ancora non è certo se l’Europa manterrà la promessa di farsi carico totalmente dei costi necessari o toccherà all’Italia cavarsela da sola.
Ricostruzione a parte, anche il discorso dell’emergenza è in alto mare. Per terminare tutti i sopralluoghi ci potrebbe volere anche più di un anno, nel frattempo le case lesionate non si possono toccare e gli sfollati continuano ad essere ospitati negli hotel visto i ritardi delle casette.
Problema non da poco, è che alcuni albergatori lamentano di non aver visto ancora un soldo dallo Stato per ospitare gli sfollati. Una situazione paradossale che mette a rischio la permanenza soprattutto ora che andiamo verso la stagione estiva.
Mentre a Roma si discute di leggi elettorali e di primarie, l’emergenza terremoto sembrerebbe essere scivolata tristemente in secondo piano. A questo punto la speranza per le popolazioni terremotate è che si voti il prima possibile, con la campagna elettorale che potrebbe almeno un po’ smuovere delle acque che al momento appaiono completamente piatte.