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Programma M5S: banche e piano energetico, ecco le proposte dei grillini
martedì 4 aprile 2017, di
Programma Movimento 5 Stelle: i pentastellati presentano i loro sette punti del piano energetico votato online dai suoi attivisti, ma è pronto anche un disegno di legge per chiedere la creazione di una banca pubblica.
Sono giorni di grande fermento nel Movimento 5 Stelle che svela, in una sorta di anteprima, quello che sarà il loro programma di governo su due temi molto delicati per il nostro paese: l’energia e le banche.
In una conferenza stampa organizzata alla Camera durante la quale è intervenuto via streaming anche Beppe Grillo, alcuni deputati del Movimento 5 Stelle capitanati da Roberto Fico hanno illustrato i sette punti del loro piano energetico votati attraverso la piattaforma Rousseau.
Al tempo stesso, il deputato Alessio Villanova ha ufficializzato che a breve verrà presentato un disegno di legge per l’istituzione anche da noi di una Banca Pubblica Italiana, sul modello della BpiFrance.
Programma Movimento 5 Stelle: il piano energetico
In un momento in cui la politica sembrerebbe essere più interessata a tessere le varie trame per concertare alleanze e definire la nuova legge elettorale, con la presentazione di alcuni dei punti cardine del programma Movimento 5 Stelle i grillini dimostrano di voler pensare alle esigenze reali del nostro paese.
Il primo grande tema che è stato affrontato dal Movimento 5 Stelle è quello dell’energia, con i suoi iscritti che da tempo sono impegnati nelle votazioni online tramite la piattaforma Rousseau.
Mesi di confronto e votazioni che alla fine hanno portato a stilare un programma energetico che si fonda su sette punti, che sono stati illustrati durante una conferenza stampa da alcuni deputati 5 Stelle con in testa Roberto Fico.
Ecco i sette punti del programma energetico del Movimento 5 Stelle:
- I cittadini hanno innanzitutto detto sì a sviluppare politiche che scoraggino l’uso di benzina e petrolio, anche se ciò potrà comportare una modifica nella proprie abitudini quotidiane;
- Vogliono prediligere gli impianti di stoccaggio di energia domestici rispetto ai grandi impianti di pompaggio;
- Non vogliono più importazione di energia nucleare. E che questo flusso venga interrotto nell’arco di una legislatura;
- Vogliono che si spostino gli incentivi statali dalle fossili alle rinnovabili;
- Hanno detto sì a far tornare pubblici Terna o comunque l’azienda che ha la concessione per la trasmissione dell’energia elettrica;
- Chiedono che i terreni marginali, abbandonati, ex industriali siano utilizzati per impianti destinati alla produzione di energia rinnovabile;
- La rete di distribuzione dell’energia deve essere partecipata dai cittadini e non privata.
Alla base quindi del programma energetico ci sono le fonti rinnovabili, che devono essere finanziate a discapito di quelle fossili. Roberto Fico arriva anche ad ipotizzare che entro il 2050 l’Italia possa dire addio al a petrolio, carbone e gas.
Per il Movimento 5 Stelle è necessario incentivare chi produce energie rinnovabili e disincentivare chi produce energie da fonti fossili, quindi leva fiscale ma anche certezza del mercato e chiarezza e trasparenza nella normativa, che oggi assolutamente manca.
Durante la conferenza stampa è intervenuto in diretta streaming anche Beppe Grillo, che ha parlato del programma del Movimento 5 Stelle in tema di energia come una sorta di rivoluzione copernicana.
E’ un passaggio di civiltà, è il nostro sogno, quello di poter arrivare a muovere tutta la mobilità con un altro tipo di concezione. Non abbiamo bisogno di gasdotti e trivellazioni, abbiamo bisogno di intelligenza. Dobbiamo riprenderci la proprietà del nostro sistema fiscale, delegato a banche e organizzazioni internazionali, per tassare le energie fossili a beneficio di chi consuma meno energia e serve anche diminuire la domanda di energia. E’ l’intelligenza il carburante del futuro.
Secondo Grillo quindi il primo passo è quello di tassare le energie fossili per incentivare la produzione di quelle rinnovabili, non risparmiando anche una stoccata al sistema bancario che è proprio l’oggetto di un disegno di legge che a breve sarà presentato dal Movimento.
Programma Movimento 5 Stelle: la banca pubblica
Oltre ai sette punti del piano sull’energia, il Movimento 5 Stelle sembrerebbe avere le idee chiare anche riguardo la direzione che l’Italia deve intraprendere nel settore bancario, con un rafforzamento del ruolo pubblico.
Il deputato Alessio Villanova è il primo firmatario di una proposta di legge che a breve sarà presentata in Parlamento, dove si chiede l’istituzione di una Banca Pubblica Italiana. Un tema questo che è uno dei punti fermi della riforma del settore bancario che i 5 Stelle vorrebbero attuare una volta al governo.
Oltre a volere togliere da Bankitalia l’azionariato privato delle banche, il Movimento 5 Stelle punterebbe tutto sulla creazione di una Banca Pubblica Italiana oppure di una Banca Pubblica degli Investimenti.
La Banca Pubblica Italiana andrebbe a ricalcare grossomodo la BpiFrance, che si muove nella doppia direzione degli investimenti e dei prestiti o finanziamenti. Luigi Di Maio in questa prospettiva ha già incontrato i vertici della banca francese per chiedere ulteriori lumi riguardo il loro modello.
In Italia questa Bpi andrebbe ad affiancare la Banca Depositi e Prestiti, ma avendo una licenza bancaria potrebbe quindi anche intervenire a sostegno degli istituti in difficoltà.
Ma il ruolo cardine della Banca Popolare Italiana sarebbe quello di elargire finanziamenti innanzitutto per alcuni interventi pubblici ritenuti fondamentali come il dissesto idrogeologico, la banda larga, la riqualificazione edilizia e quella energetica.
Nel programma che il Movimento 5 Stelle presenterà agli italiani in vista delle prossime elezioni, le strategie in materia di energia e di banche sono già ben definite. Dopo tante chiacchiere, è giusto riportare il dibattito politico sui temi importanti per il nostro paese.