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Prezzo del petrolio frena: ecco i fattori che minacciano la quotazione

giovedì 15 dicembre 2016, di C. G.

Prezzo del petrolio: presto nuovi ribassi? - Il prezzo del petrolio continua a viaggiare in rialzo ma la quotazione ha già subito una brusca frenata rispetto ai massimi toccati a inizio settimana.

Lo scorso weekend i produttori OPEC e i paesi esterni al cartello hanno raggiunto un secondo accordo storico sulla produzione che ha fatto schizzare alle stelle il prezzo del petrolio e ha portato la quotazione quasi a sfondare i 58$ a barile, con conseguenti ripercussioni anche sul prezzo della benzina.

Attualmente, tuttavia, il prezzo del petrolio Brent scambia a 54$, mentre il prezzo del petrolio Wti scambia a quota 51$ a barile. Il rally determinato dall’OPEC si è già interrotto? Le previsioni degli analisti in tal senso si sono mostrate contrastanti.

Da una parte molti continuano a nutrire fiducia nei confronti dei tagli alla produzione imposti dall’OPEC: il prezzo del petrolio schizzerà anche nel 2017 e a metà del prossimo anno l’eccesso di offerta si trasformerà in deficit.

Molti altri analisti, tuttavia, non si dicono affatto convinti dell’efficacia degli accordi stipulati dall’OPEC. Cosa accadrà dunque al prezzo del petrolio non solo nei prossimi giorni ma anche nel corso del 2017?

Prezzo del petrolio frena. La produzione è in aumento?

Negli ultimi due anni il prezzo del petrolio ha subito un vero e proprio crollo e i principali produttori di greggio si sono rifiutati di limitare la produzione per mantenere intatta la propria fetta di mercato.

Lo scorso novembre, in una prima riunione austriaca, i paesi OPEC hanno stabilito le quote e i tagli da praticare per normalizzare il prezzo del petrolio. Quelle cifre sono state però stabilite sulla base dei dati sulla produzione di ottobre, ma molti analisti hanno fatto notare come da ottobre a novembre la produzione sia aumentata da 33,7 a 33,9 milioni di barili al giorno. Ciò significa che per rispettare le cifre pensate a Vienna, ossia 32,5 milioni di barili, l’OPEC dovrà mettere in atto tagli ancor più imponenti.

Prezzo del petrolio: perché gli analisti non credono all’OPEC

Come già affermato, e nonostante il rally che il prezzo del petrolio ha intrapreso dallo scorso lunedì, molti analisti non sono convinti che il rialzo della quotazione durerà ancora a lungo. I più pessimisti hanno fatto notare gli “imbrogli” messi in atto dall’OPEC negli ultimi tempi.

“L’OPEC non rispetta mai i suoi accordi, imbroglia sempre”,

ha affermato John La Forge, capo della Real Asset Strategy alla Wells Fargo. Secondo le previsioni di La Forge l’accordo OPEC volto a tagliare la produzione a 32,5 milioni di barili al giorno non reggerà e il prezzo del petrolio ne risentirà certamente.

Prezzo petrolio crederà all’OPEC? I precedenti

Dal 1989, fanno notare gli analisti, l’OPEC ha dato vita a numerosi accordi sulla produzione simili agli ultimi due stipulati a Vienna che tuttavia non hanno mai avuto una realizzazione completa ed efficace.

“Più il prezzo del petrolio sale più i produttori sono portati ad imbrogliare”,

ha affermato il già citato La Forge. Il discorso dell’esperto è questo: quando l’OPEC annuncia nuovi tagli il prezzo del petrolio schizza e i produttori, desiderosi di guadagnare, tornano a produrre greggio. Un circolo vizioso insomma.

Prezzo del petrolio, previsioni: Trump peserà sulla quotazione?

Un altro fattore che potrebbe causare un nuovo crollo del prezzo del petrolio, secondo gli analisti, è la presidenza di Donald Trump, che pare un convinto sostenitore di serrati ritmi di produzione di greggio.

“Non ho mai capito perché, con tutte le riserve che abbiamo, ci siamo fatti tenere in ostaggio all’OPEC, cartello dei paesi produttori, alcuni dei quali sono nemici dell’America”,

ha affermato nel suo libro Crippled America. Negli ultimi anni non appena il prezzo del petrolio si è riavvicinato a quota 60$ a barile, gli USA hanno incrementato il numero di piattaforme petrolifere - e così è accaduto anche nel resto del mondo. Tutto ciò non fa altro che spingere in basso il prezzo del petrolio.

Prezzo del petrolio crederà all’OPEC? Le previsioni

Le previsioni di La Forge vedono un prezzo del petrolio mantenersi stabile a lungo in un range compreso tra i 40$ e i 60$ a barile. Le sue stime sono molto diverse da quelle del Medio Oriente, dove le aspettative relative al futuro rally del prezzo del petrolio sono piuttosto elevate.

“Il mercato è ottimista ed è convinto che l’eccesso di offerta presto svanirà”,

ha affermato Ali Hamoudi, il Ceo della Adaa Financial Services di Dubai. Per ora, ovviamente, queste sono soltanto speculazioni e previsioni. Per meglio capire dove arriverà il prezzo del petrolio dovremmo attendere gennaio, quando saranno evidenti gli sforzi dell’OPEC per ridurre la produzione.

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