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Il prezzo del petrolio sempre più debole
giovedì 1 marzo 2018, di
Ancora perdite per il prezzo del petrolio, affossato da un mix di elementi sempre più letale.
Il dollaro e le scorte statunitensi stanno continuando a mettere in discussione gli sforzi dell’OPEC, concretizzati nello storico accordo di Vienna firmato nel novembre del 2016.
Chi, parlando della produzione USA, aveva previsto un impatto soltanto limitato sul prezzo del petrolio si è in parte ricreduto di fronte al crollo delle quotazioni accentuato poi dal più recente apprezzamento del dollaro.
Il peso delle scorte USA
A piombare la quotazione del Wti e anche quella del Brent è stata soprattutto la più recente rilevazione dell’EIA che ha evidenziato un inaspettato aumento delle scorte di greggio.
Nella settimana conclusa il 23 febbraio, le giacenze (che nella precedente rilevazione erano diminuite di 1,616 milioni) sono aumentate di 2,483 milioni di barili e hanno sorpreso negativamente il consensus a +2,077 milioni. La reazione del prezzo del petrolio è stata pressoché immediata.
Ancora secondo i dati EIA, la produzione di greggio statunitense nel solo mese di novembre ha toccato un nuovo record storico di 10,057 milioni di barili al giorno, mentre a gennaio ha soltanto leggermente frenato su quota 9,949 bpd.
Il peso del dollaro
Il prezzo del petrolio ha cancellato quasi tutti i guadagni messi a segno dall’inizio dell’anno ad oggi, ma questo non soltanto a causa della sempre crescente produzione statunitense. Anche il più recente apprezzamento del dollaro ha contribuito alla discesa del greggio e delle sue quotazioni.
L’indice della divisa statunitense è praticamente decollato nella seconda metà di febbraio, passando da minimi di 88,27 a massimi di 90,70. Il cambio con la moneta unica, invece, ha perso ampio terreno ed è scivolato su quota $1,218. Tutto ciò ha reso le materie prime, tra cui il greggio, decisamente meno attraenti per gli investitori.
Al momento della scrittura, il prezzo del petrolio Wti sta scambiando con un ribasso dello 0,760% su quota $61,27 al barile. Discorso simile per la quotazione del Brent, oggi a -0,71% su quota $64,27.