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Mercato immobiliare, quello di Dubai è saturo
giovedì 29 novembre 2018, di
Continuare a costruire a Dubai? Meglio di no, almeno non nel settore dell’edilizia residenziale o in quella delle strutture ricettive. Ne è convinto Khalaf Al Habtoor, uno che di affari immobiliari se ne intende.
Il miliardario cinquantenne ritiene, infatti, che il mercato dell’ospitalità nella celebre città degli Emirati Arabi sia ormai saturo e anche i prezzi, a causa di diversi fattori – compresa l’ampliamento dell’offerta – siano ormai diminuiti troppo.
La soluzione? Dirigere i propri investimenti in altri comparti, puntando alla realizzazione di opere di tutt’altro genere – comunque non nuove al suo business – come scuole o ospedali.
Mercato saturo
Al Habtoor ha rilasciato una intervista a Bloomberg Tv, nel corso della quale il potente uomo d’affari ha spiegato la sua visione di come continuare a realizzare investimenti a Dubai, senza incorrere in scelte sbagliate.
Il miliardario parte da una constatazione: il mercato immobiliare in città è ormai saturo. Utilizzare le proprie risorse – spiega - per continuare a costruire strutture ricettive non è più consigliabile.
“Non raccomanderei assolutamente alcuna espansione negli hotel a nessuno”
avverte durante l’intervista l’uomo che grazie a un solo progetto è riuscito a dotare la città di ben 1.600 stanze d’albergo.
Fermate lo sviluppo degli Hotel
L’esperienza di Al Habtoor nel settore è ampiamente riconosciuta visto che l’omonimo gruppo a cui è a capo ha investito parecchio negli ultimi anni nella costruzione di edifici residenziali e hotel di lusso a Dubai, tra i quali un resort vicino al St. Regis Hotel costato circa 500 milioni di dollari.
Ora però qualcosa è cambiato e le condizioni mercato si sono evolute. Innanzitutto, è aumentata l’offerta che ha conseguentemente fatto diminuire i prezzi delle stanze. Quelle delle strutture di sua proprietà che danno sulla spiaggia ad esempio sono sì occupate ma vendute a tariffe molte basse.
Più in generale, poi, secondo Al Habtoor, il crollo del prezzo del petrolio nel 2014 ha danneggiato la domanda nel settore dell’ospitalità di Dubai, peggiorando la situazione già difficile a causa dell’eccesso di nuove proprietà.
L’appello del magnate alle entità governative locali è piuttosto chiaro: a Dubai bisogna fermare lo sviluppo di nuovi alberghi, evitando di far completare anche i progetti ancora incompiuti.
Il giornalista di Bloomberg Tv gli fa notare che c’è qualcuno che non la pensa come lui. Il gruppo Nakheel ha infatti annunciato di recente la realizzazione di ben 8 mila stanze.
“Di camere ne abbiamo abbastanza, posso darne loro 5 mila!”
osserva l’intervistato.
Meglio investire su altri fronti
Che il mercato immobiliari di Dubai sia ormai saturo è una convinzione che sta facendo cambiare strategia al miliardiario. Il gruppo di Al Habtoor, infatti, sta già adoperandosi per dirigere su altri fronti i propri investimenti.
Educazione e sanità potrebbero essere la strada giusta? A quanto pare sì, le sta valutando. Non a caso tra i progetti futuri ci sarebbero la costruzione di una decina di edifici scolastici e lo studio per realizzare un ospedale con circa 100 posti letto. Investimenti, questi, che sarebbero finanziati attraverso un mix di debito ed equity.
Va ricordato che il gruppo guidato da Al Habtoor possiede hotel nel Regno Unito, in Austria, in Ungheria e altre proprietà immobiliari in Libano, oltre ad essere attivo nel settore automobilistico come distributore di auto Bentley, Bugatti e Mitsubishi e avere interessi anche sui fronti dell’educazione e dell’editoria.