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Sorpresa da USA e Cina: trovati 6 memorandum d’intesa
giovedì 21 febbraio 2019, di
La guerra commerciale tra gli Stati Uniti di Trump e la Cina di Xi potrebbe avere le ore contate.
Questa settimana le due potenze mondiali hanno aperto un nuovo round di colloqui a Washington che ha già suscitato l’ottimismo dell’intero mercato.
Stando ad alcune fonti vicine ai negoziati ascoltate da diverse testate internazionali, USA e Cina avrebbero iniziato a delineare alcuni impegni di principio sui quali basare poi l’agognato accordo commerciale con il quale porre fine a quella guerra iniziata sette mesi fa. Questi, ancora secondo i rumors, sarebbero i progressi più importati compiuti fino ad ora.
Guerra commerciale verso la svolta: cosa sta accadendo
Gli incontri iniziati questa settimana saranno seguiti sia oggi che domani da negoziati di più alto livello. Non sarà certamente facile avvicinare le posizioni di Cina e USA, soprattutto a fronte delle richieste di Trump, desideroso di osservare cambiamenti strutturali nell’economia asiatica.
Eppure nonostante la distanza tra i due player sia ancora marcata, i negoziatori sono riusciti a trovare alcuni punti in comune e hanno scelto di trascrivere nero su bianco le intese raggiunte.
Nello specifico, USA e Cina stanno elaborando sei memorandum d’intesa su questioni strutturali quali:
- trasferimento forzato di tecnologia;
- furti informatici;
- diritti di proprietà intellettuale;
- servizi;
- valuta;
- agricoltura e ostacoli non tariffari al commercio;
Nella fase successiva dei negoziati, quella che inizierà oggi, si ripartirà proprio dalle linee di principio tracciate dai negoziatori. L’obiettivo sarà sempre lo stesso, quello di trovare un accordo tanto forte da porre fine ad una guerra commerciale che ha già avuto un impatto negativo sull’economia globale.
Secondo le fonti ascoltate, che hanno chiesto di rimanere anonime data la delicatezza della questione, nei negoziati di questa settimana non ci sarà alcuna svolta di rilievo sulle principali questioni strutturali. Più probabile sarà invece l’estensione del termine del 1° marzo, giorno in cui scadrà la tregua commerciale di 90 giorni firmata da Cina e USA.