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Falliscono i ristoranti di uno chef famoso della TV
mercoledì 17 dicembre 2025, di
La fama non è garanzia di successo, anche se le due cose possono influenzarsi reciprocamente. Così, anche a uno chef famoso della Tv possono fallire i ristoranti, che ovviamente non è un esempio casuale. Il caso dello chef Elis Marchetti, volto amato del piccolo schermo, lascia uno stupore amaro in tutto il pubblico. Il tribunale di Ancona ha dichiarato la liquidazione giudiziale della società che gestisce il ristorante Villa Amalia di Falconara e il food truck ai laghetti del Passetto, segnando inaspettatamente una ripida discesa nella carriera dello chef, che auspicabilmente troverà la via di risalita.
In fondo, il fallimento dell’attività non sembra essere legato alla figura di Marchetti, che gli italiani conoscono, né alla cucina e al servizio in sala, che gli ospiti sembrano apprezzare. No, la disfatta del ristorante (e del relativo food truck) sembra piuttosto riconducibile alla strategia imprenditoriale, che oggi possiamo dire non esser stata funzionale. Questo non significa che i problemi siano secondari, ma che aggiustando il tiro sarebbe possibile ricominciare. È proprio ciò che si augura lo chef Marchetti, intenzionato ad assolvere i suoi doveri collaborando con il curatore fallimentare, facendo tesoro degli errori per non doversi “fermare definitivamente”.
Elis Marchetti, lo chef della Tv
Elis Marchetti è tecnicamente uno chef patron, un cuoco altamente qualificato che gestisce personalmente un ristorante e le creazioni della cucina. Volendo approfondire, però, chef Marchetti è molto di più. Ha collaborato con varie realtà, sia accademiche che aziendali, per lo più in figura di consulente e nel corso della sua carriera ha collezionato vari riconoscimenti, tra premi, vittorie ai concorsi e ruoli particolarmente ambiti.
Per esempio, ha ottenuto il riconoscimento dell’Unesco come Massima onorificenza Accademia Italiana della cucina, ma i cittadini lo conoscono soprattutto per la televisione, a cui è seguita anche la radio. Marchetti è apparso sul piccolo schermo nel 2008, entrando rapidamente nelle case degli italiani con programmi come “Facile Cucina”, “Signori e Signore Buon Natale” e “La Prova del Cuoco”, ma anche “Chef fuori classe” e “Primi si diventa”, presto consacrandosi come volto della cucina marchigiana e poi nazionale.
Entrando nel vivo del suo lavoro, poi, dobbiamo ricordare che fino al 2022 è stato il titolare dell’Osteria della Piazza, al Piano, e l’esperienza come chef presso il Conero Golf di Sirolo. Sempre restando attivo nel mondo del catering, ha poi preso in mano le redini di Villa Amalia (che era stata lo scenario di inizio della sua carriera 20 anni prima) con un nuovo ristorante e, quasi contemporaneamente, ha aperto il chiosco di street food.
Proprio riguardo a quest’ultimo, chef Marchetti si era a suo tempo detto tranquillo circa la concorrenza nella zona Laghetti del Passetto, convinto che offrire più scelta ai clienti fosse vantaggioso per tutti, oltre che un modo per valorizzare la città di Ancona.
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Il fallimento dei ristoranti
La liquidazione giudiziale della società di Marchetti arriva come un fulmine a ciel sereno in una carriera assai promettente, ma è lo stesso chef imprenditore a spiegare al pubblico e ai clienti cos’è successo. Come sempre accade non c’è stato un unico problema a determinare la rovina di Villa Amalia, ma un insieme di fattori che non sono andati come sperato. Intanto i lunghi lavori di ristrutturazione che hanno determinato lo stop dell’attività per 7 mesi nel 2024, che hanno necessitato di un investimento di oltre 170.000 euro, a cui aggiungere gli importi erogati dalle banche (più bassi di quanto pattuito inizialmente, secondo quanto riportato da Marchetti).
In concomitanza, il ristorante ha registrato un calo del fatturato, arrivando sino a un terzo di quanto preventivato. C’è da dire che lo chef ha preso subito in mano la situazione con un piano di risanamento, che ha portato a inevitabili “dolorosi licenziamenti”. Così, nonostante l’impegno, fra tagli e aiuti, al posto della ripresa sono aumentati i debiti, arrivando all’ingiunzione di pagamento di un fornitore - a dire dello chef “neanche troppo elevata” - che ha avviato la procedura giudiziale. Eppure, il truck di street food ha dato grosse soddisfazioni nei pochi mesi di apertura (1 mese solo nel 2024 e 3 mesi nel 2025, in cui i guadagni sono triplicati rispetto alla stagione precedente).
A tal proposito, lo chef ritiene che i punti a sfavore siano stati il decoro della location e gli eventi decentrati altrove. Su Villa Amalia, invece, Marchetti si dice rammaricato, teme di aver “allontanato involontariamente una parte della clientela, che avrà associato la mia cucina a un costo troppo elevato per mangiare”. Lo chef teme inoltre di aver patito anche a causa dell’esposizione televisiva, che aiuta ma mette anche un distacco, considerando anche il periodo economico. Comunque, lo chef si è detto pronto a voltare pagina e spera di poter risalire al meglio, certo con il benvolere della clientela.
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