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Doppio passaporto: quali sono i motivi di questa crisi tra Austria e Italia?
lunedì 18 dicembre 2017, di
Venti di crisi tra Austria e Italia. Neanche il tempo di insediarsi che il nuovo governo di Vienna, presieduto dal giovanissimo conservatore Sebastian Kurz, ha già fatto capire quele sarà l’impronta della propria legislatura.
Ospite a Bolzano, il parlamentare austriaco Werner Neubaur ha infatti dichiarato che il nuovo governo è pronto a riconoscere il doppio passaporto per gli altoatesini che hanno optato per l’appartenenza linguistica tedesca, indispettendo così Roma.
La sfida dell’Austria
Se questi sono i presupposti, il nuovo governo dell’Austria è destinato senza dubbio a fare molto rumore non solo in patria, ma anche in Europa. Se la prima grana con l’Italia si pensava potesse avvenire sul tema dell’immigrazione, ci si sbagliati di grosso.
Werner Neubaur. esponente del partito di destra Fpoe guidato da Heinz-Christian Strache che è appena salito al governo assieme ai popolari, ospite a Bolzano ha dichiarato che Vienna ha intenzione di dare il via a una apposita commissione per permettere ai cittadini altoatesini di poter far domanda per il doppio passaporto.
In sostanza, tutti i cittadini altoatesini che hanno optato per l’appartenenza linguistica tedesca potranno fare richiesta della cittadinanza austriaca. Questo potrà valere anche per i figli mentre la possibilità non sarà estesa ai trentini.
Per l’Austria quasi la totalità degli altoatesini potrebbe optare per il doppio passaporto. A riguardo, a giorni il neo cancellerie Sebastian Kurz, il più giovane premier al mondo, incontrerà il presidente della commissione Jean Claude Juncker e con ogni probabilità questa apertura verso gli altoatesini sarà uno degli argomenti in agenda.
Italia furiosa
La notizia della volontà dell’Austria di concedere il doppio passaporto a tutti gli altoatesini che abbiano scelto il tedesco come matrice linguistica, non è di certo rimasta inosservata a Roma dove il governo ha duramente condannato questa apertura.
Il primo a intervenire è il sottosegretario agli Esteri Benedetto Della Vedova, che non ha esitato a condannare duramente il ragionamento fatto su base etnica da parte di Vienna.
Sdoganare la cittadinanza su base etnica avrebbe effetti gravissimi, ad esempio in tutti i Balcani, minando la convivenza nei paesi, anche nell’Ue, caratterizzati dalla presenza di cittadini di molteplici culture.
La mossa austriaca non è piaciuta poi neanche al Presidente dell’Europarlamento Antonio Tajani, che ha sottolineato come l’Europa abbia chiuso con la stagione dei nazionalismi, incassando però con consenso la decisione da parte di Vienna di non indire un Referendum per uscire dall’Unione.
Nonostante questo c’è molta apprensione tra le istituzioni per vedere come si comporterà il nuovo governo Kurz soprattutto in materia di difesa dei propri confini nazionali. Se questi sono gli inizi però c’è da aspettarsi che di tensioni ce ne saranno ancora molte in futuro.