Cosa prevede il piano di occupazione per Gaza

Andrea Fabbri

13 Agosto 2025 - 16:47

Con il via libera finale del capo dell’esercito è stato approvato il piano di occupazione di Gaza da parte di Israele. Proviamo a capire cosa prevede

Cosa prevede il piano di occupazione per Gaza

Mercoledì 13 agosto 2025 è arrivato l’ultimo via libera al piano di occupazione di Gaza da parte di Israele. Dopo i dubbi mostrati negli ultimi giorni, il capo dell’esercito israeliano Eyal Zamir ha approvato le linee generali della proposta di Netanyahu.

5 gli obiettivi che l’esercito spera di raggiungere: la distruzione delle armi di Hamas, il recupero di tutti gli ostaggi rapiti il 7 ottobre 2023, la smilitarizzazione della Striscia, la gestione della sicurezza sul territorio da parte di Israele e la cessione delle zone occupate a una nuova amministrazione civile che non faccia parte né di Hamas né dell’Autorità Nazionale Palestinese.

Proviamo a capire le prossime fasi del piano e a ipotizzare quanto potrebbero durare le operazioni.

Il via libera definitivo al piano di occupazione di Gaza

Mancava un ultimo tassello per l’inizio ufficiale del piano di occupazione di Gaza annunciato dal primo ministro Benjamin Netanyahu ed è arrivato mercoledì 13 agosto, quando il capo dell’esercito Zamir ha messo da parte i dubbi espressi sulla buona riuscita del progetto (sia di carattere logistico che umanitario) e ha annunciato anche la sua approvazione.

Il piano approvato anche da Zamir prevede l’occupazione della sola Gaza City. Ma su questo ci sono ancora dubbi dal momento che qualche giorno fa Netanyahu aveva paventato di voler occupare tutta la Striscia.

Cosa sappiamo del piano

Il piano vero e proprio dovrebbe iniziare il prossimo 7 ottobre con l’attacco a Gaza City, città in cui si ritiene sia presente il battaglione di Ezz al-Din al-Haddad, unico tra i leader dell’ala militare di Hamas a essere rimasto in vita.

Prima dell’attacco militare, però, ci sarà una fase preparatoria in cui 3 divisioni dell’esercito israeliano circonderanno la città e favoriranno l’evacuazione di centinaia di migliaia di abitanti. Abitanti a cui verrà chiesto di spostarsi o nella zona di al-Mawasi o nei campi di Nusayrat e al-Balah.

Terminata la messa in sicurezza dei civili inizieranno gli attacchi militari alle basi di Hamas conosciute e ai tunnel sotterranei di cui già è nota la posizione. Un attacco, quello ai tunnel, che causerà il crollo di moltissimi palazzi attualmente abitati.

L’ultima fase dovrebbe essere quella dell’entrata dei soldati che avranno il compito di setacciare tutta la città in cerca di altri tunnel, centri di comando di Hamas e ostaggi. Un’operazione estremamente vasta e complessa e che richiederà l’intervento di alcune migliaia di riservisti dell’esercito israeliano.

Difficile capire quanto possano durare operazioni di questo tipo. Secondo gli esperti e gli analisti potrebbero servire quasi 5 mesi per raggiungere i 5 obiettivi fissati da Netanyahu. Molto, però, dipenderà dal tempo che verrà impiegato per le evacuazioni e per la conquista di Gaza City.

Se entrambe dovessero rivelarsi più lente del previsto la missione potrebbe allungarsi molto, con tutto ciò che ne consegue a livello di perdita di vite umane e distruzione del territorio.

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