Home > Altro > Archivio > Superenalotto, canone confermato fino al 2027. E scoppia la polemica
Superenalotto, canone confermato fino al 2027. E scoppia la polemica
lunedì 14 novembre 2016, di
Superenalotto, è guerra tra la Sisal e i tabaccai per la decisione del Governo Renzi di confermare il canone non solo il 2017, ma per altri 9 anni.
Ogni anno dal canone per il Superenalotto vengono riscossi circa 80 milioni di euro totali. Infatti molti non sanno che tabaccai, bar e ricevitorie in cui si può giocare al Superenalotto ogni anno devono pagare circa 2mila euro per ogni ricevitore.
Inizialmente sembrava che il canone sul Superenalotto venisse abolito nel 2017 ed è per questo che la “guerra” che i tabaccai avevano intrapreso circa 6 anni fa si era calmata. Tuttavia la controversia si è riaccesa dopo la presentazione da parte di Matteo Renzi della prima bozza della Legge di Stabilità per il 2017.
Qui infatti c’è un articolo, il numero 73, interamente dedicato alla gara per l’assegnazione della gestione del Superenalotto che si terrà l’anno prossimo. Oltre ad essere elencati con precisione i criteri per l’assegnazione del gioco, in questo articolo c’è un comma in cui si parla ancora una volta del canone sul Superenalotto.
Canone che non verrà assolutamente eliminato, poiché verrà confermato per altri 9 anni.
Per i tabaccai e i ricevitori si tratta “dell’ennesima fregatura”, mentre per Sisal si tratta di una “norma saggia”. Per quale motivo lo Stato non ha abolito il canone sul Superenalotto come promesso? Chi beneficia di questa entrata? Facciamo chiarezza su questa delicata questione.
Canone Superenalotto confermato per il 2017: polemiche di tabacchi e ricevitorie
Anche per il 2017, e probabilmente fino al 2027, i bar e i tabacchi in cui è presente un ricevitore per le giocate del Superenalotto dovranno pagare un canone annuo di circa 2.000€ (per ogni ricevitore).
“Per i Monopoli andava abolito, ma il Governo ha deciso di prorogarlo comunque”. Queste sono le parole delle ricevitorie che non hanno accettato, come logico che sia, la decisione del Governo di prorogare il canone del Superenalotto per altri 9 anni.
Lo Stato italiano, che oltre ad essere regolatore del settore dei giochi è riscossore delle entrate generate dai giochi stessi, qualora avesse accettato le indicazione dei Monopoli avrebbe perso circa 350 milioni di euro ed è per questo che, almeno secondo Sisal, avrebbe deciso di stravolgere il testo della gara per l’assegnazione della gestione del Superenalotto.
Nel dettaglio, nel testo dell’articolo 73 della Legge di Bilancio vengono elencati i criteri fondamentali con cui avverrà l’assegnazione:
- durata 9 anni;
- base d’asta 100 milioni di euro con offerte al rialzo;
- versamento dell’importo in due rate;
- aggio del 5 per cento sulle giocate con offerte al ribasso.
Il punto della discordia però è rappresentato dal comma E, dove si stabilisce che il canone per il Superenalotto dovrà essere pagato anche in futuro.
Canone Superenalotto, perché è stato confermato per il 2017?
Per i tabaccai e i proprietari di ricevitorie si tratta di un duro colpo.
Infatti sembrava che la guerra sul canone per il Superenalotto fosse volta al termine, specialmente dopo che l’Agenzia dei Monopoli ha presentato un testo del suddetto articolo in cui aboliva il canone facendo riferimento ad una legge del 2010. Nello stesso articolo il regolatore statale dei giochi ha fissato un aggio per il concessionario uguale a quello del Lotto, cioè del 6%, con un incremento del 2,25% rispetto a quello riconosciuto oggi a Sisal.
La decisione dei Monopoli è stata determinata da una precedente sentenza del Consiglio di Stato in cui è stato stabilito che il canone sul Superenalotto poteva persistere solamente fino al 2018, anno di scadenza della concessione Sisal.
Come abbiamo appena visto però il Governo ha completamente stravolto il testo presentato dai Monopoli, reinserendo il canone sul Superenalotto e prorogandolo per altri 9 anni. Secondo i tabaccai in rivolta ciò sarebbe avvenuto per effetto di un’efficace azione di lobby di Sisal che molto probabilmente otterrà anche la concessione per i prossimi 9 anni.
La Sisal però si difende dando la colpa al Governo. Infatti, lo Stato si sarebbe accorto che con un aggio al 6%, con una previsione di raccolta simile a quella attuale, ci avrebbe rimesso circa 350 milioni di euro dall’abolizione del canone.
Per questo motivo dal Ministero avrebbero deciso di eliminare l’aggio del 6% e rimettere il canone.
Canone Superenalotto confermato per il 2017: oltre allo Stato ci guadagna la Sisal
Anche la Sisal però può gioire per la decisione di reinserire il canone sul Superenalotto, sempre se naturalmente riuscirà a vincere anche la prossima gara di assegnazione.
Infatti, come confermato dai vertici Sisal, senza canone ogni anno il bilancio aziendale si chiuderebbe con una perdita di 20 milioni di euro.
Dalla Sisal comunque considerano insensate le proteste di ricevitori e tabaccai, perché con il Superenalotto incassano un aggio di addirittura l’8% su ogni scommessa.