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Intesa Sanpaolo: trimestrale oltre le attese, ma l’incertezza pesa sul titolo

martedì 8 maggio 2018, di C. G.

La trimestrale di Intesa Sanpaolo ha permesso alle azioni societarie di tentare (almeno in parte) il recupero dei minimi toccati nella mattinata di oggi.

Non soltanto l’istituto di Carlo Messina, ma l’intero comparto bancario hanno perso quota in giornata, tanto da far bruciare al Ftse Mib oltre due punti percentuali sulla scia di una rinnovata incertezza politica.

Dopo un tonfo del 2,5%, le azioni Intesa Sanpaolo hanno in parte invertito la rotta e hanno limitato i rossi, seppur soltanto per qualche momento. Il motivo, una trimestrale positiva che ha aiutato gli investitori a recuperare un po’ della fiducia perduta.

Intesa Sanpaolo: trimestrale sotto la lente

La quotata di Piazza Affari ha archiviato i primi tre mesi dell’anno con un risultato consolidato in crescita dai 901 milioni del pari periodo 2017 a quota 1,25 miliardi di euro. Il dato trimestrale di Intesa Sanpaolo ha permesso a Messina e alla sua squadra di rivedere al rialzo le attese degli analisti a 879 milioni di euro.

Prendendo in considerazione anche la plusvalenza derivante dalla partnership con Intrum, l’utile netto della banca sarebbe di 1,65 miliardi di euro.

Nel primo trimestre del 2018, i proventi operativi di Intesa sono saliti del 10,5%, da quota 4,35 a quota 4,8 miliardi di euro. Nello stesso arco di tempo, poi, il risultato della gestione operativa è balzato di un ottimo 24% su quota 2,51 miliardi.

Dalla prima trimestrale di Intesa Sanpaolo è emersa anche una forte flessione del rapporto costi/ricavi, passato dal 56,7% di fine 2017 a quota 47,8%. Giù anche le rettifiche su crediti, scivolate dal 1,23 miliardi a 483 milioni.

Per quel che riguarda i coefficienti patrimoniali, al 31 marzo 2018 Intesa ha alzato il velo su un aumento del Common Equity ratio dal 13% di fine 2017 a quota 13,3%. Il Tier 1 è salito al 15,2% dal 14,9%, mentre il coefficiente patrimoniale totale è balzato dal 17,7% al 17,9%. La solidità patrimoniale dell’istituto è stata confermata anche dall’ultima trimestrale.

I crediti verso la clientela sono aumentati dello 0,4% a 401 miliardi di euro, mentre il complesso dei crediti deteriorati al netto delle rettifiche di valore, è scivolato a 21,926 miliardi di euro, ossia del -2,7% rispetto al 31 dicembre 2017. I crediti in sofferenza sono leggermente scesi a 10,555 miliardi di euro da quota 10,562 miliardi.

“L’utile netto del 2018 sarà superiore ai 3,8 miliardi di utile del 2017”,

ha dichiarato un entusiasta Carlo Messina, che ha definito la trimestrale di Intesa Sanpaolo solida, ma soprattutto di qualità.

Al momento della scrittura, le azioni societarie stanno continuano a scambiare con un rosso dello 0,9% che è tuttavia nulla in confronto alle iniziali perdite registrate in mattinata da Intesa Sanpaolo.

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