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Azioni Carige crollano: l’aumento di capitale è vicino. Il punto
giovedì 13 aprile 2017, di
Le azioni Carige non stanno attraversando un periodo facile, per questo è utile capire come posizionarsi ora che l’aumento di capitale dell’istituto pare in dirittura d’arrivo.
Nella giornata odierna la quotazione sta viaggiando in ribasso di circa 2 punti percentuali e sta scambiando su quota 0,248 euro per azione (ultimo aggiornamento ore 15:35). Dall’inizio dell’anno ad oggi le azioni Carige hanno comunque registrato una perdita di circa 23 punti percentuali che le ha portate a scambiare da 0,32 euro a 0,25 euro.
A inizio marzo il consiglio di amministrazione della banca ha reso nota la necessità di un aumento di capitale che ha fatto sprofondare le azioni Carige ancor più in basso. La comunicazione è stata effettuata in sede di approvazione dei conti economici 2016 che saranno di seguito riportati.
Nell’assemblea dello scorso 28 marzo i soci della banca hanno indicato la prossima estate come momento migliore per il lancio dell’aumento di capitale. Nella stessa sede essi hanno approvato in via definitiva il bilancio 2016 dell’istituto e hanno deliberato di portare a nuovo la perdita netta di 313,6 milioni di euro. Lo stesso giorno è stata poi approvata l’azione di responsabilità nei confronti di Piero Luigi Montani, Cesare Castelbarco Albani e Giovanni Alberto Berneschi, ex amministratori della banca. Intanto, nel momento in cui si scrive, le azioni Carige continuano a perdere ampio terreno su Piazza Affari.
Ecco tutte le ultime notizie e il parere degli analisti sull’aumento di capitale della banca e sulle opportunità di investimento presenti o meno dietro le azioni Carige.
Azioni Carige: il parere degli analisti sulla banca
Lo scorso 10 marzo gli analisti di Moody’s si sono espressi innanzitutto sulla solidità patrimoniale di Banca Carige e hanno scelto di ridurre il rating da CAA1 a CAA2. Il motivo? I rischi nella riduzione dei crediti deteriorati che potrebbe anche portare a perdite per i detentori di bond subordinati.
Sempre lo scorso marzo, poi, gli analisti di UBS si sono espressi sulle potenzialità della quotazione Carige. Purtroppo l’analisi di UBS non è andata a buon fine e, mentre la raccomandazione Neutral è stata confermata, il target price è stato rivisto al ribasso da 0,3 a 0,24 euro per azione. A spaventare gli analisti è il piano di ristrutturazione che potrebbe incontrare qualche difficoltà.
Azioni Carige in rosso: l’aumento di capitale
Come accennato, in sede di approvazione dei conti 2016 è stata comunicata l’intenzione di dar vita ad un aumento di capitale dal valore di 450 milioni di euro. La notizia ha fatto immediatamente sprofondare del 5% la quotazione Carige. L’aumento di capitale di Banca Carige dovrebbe anche essere accompagnato da un’operazione di LME, ossia Liability Management Exercise, che potrebbe riguardare ad esempio la conversione di bond subordinati in azioni.
L’aumento di capitale che ha fatto crollare le azioni Carige, e l’eventuale operazione di LME, dovrebbero permettere alla banca di ottenere nel 2020 ricavi da 756 milioni, un utile netto di 170 milioni, impieghi netti fermi a 18,1 milioni e un Cet1 al 14,1%. Sono questi gli obiettivi del piano strategico 2020 per i quali sembra necessario un aumento di capitale per Carige. Secondo quanto riportato questa mattina da Il Sole 24 Ore, la questione consorzio di garanzia sarà invece sviscerata dopo le vacanze pasquali. Nonostante le ultime notizie, le azioni Carige non sembrano intenzionate a riprendersi.
Azioni Carige: la conversione dei bond di Generali
È delle ultime ore la notizia secondo cui Carige sarebbe intenzionata alla conversione dei bond subordinati emessi nel 2008 a favore di Generali per un valore di 160 milioni di euro - una metà dei quali è stata venduta dal Leone ad altri hedge fund. Ovviamente prima di mettere in campo questa mossa sarà necessario esaminare l’esito dell’aumento di capitale da 450 milioni di euro.
Azioni Carige: tra aumento di capitale e sofferenze
Non solo aumento di capitale per Carige nel piano 2020, ma anche un nodo sofferenze da sciogliere nel modo più efficiente ed efficace possibile. Il piano strategico di Banca Carige prevede di deconsolidare il ramo dell’azienda comprensivo del portafoglio sofferenze.
Ieri i vertici dell’istituto hanno discusso il tema dei Non Performing Loans, il cui consolidamento porterà alla creazione di un veicolo in cui raggruppare i crediti deteriorati. Le modalità in cui questa operazione sarà portata a termine verranno comunicate alla BCE e alla Vigilanza europea la prossima settimana.
Azioni Carige giù: i conti 2016
Quali i conti 2016 che hanno portato Banca Carige a pensare ad un aumento di capitale da 450 milioni di euro? L’istituto ha concluso l’anno con una perdita netta di 291,7 milioni di euro mentre il 2015 si era chiuso con un rosso di 127,6 milioni. Il risultato della gestione finanziaria è poi sceso da quota 377,9 milioni a quota 144,4 milioni di euro; il margine di intermediazione è sceso del 9,8%, esattamente da 682,2 milioni a 615,54 milioni, mentre il Cet1 a fine 2016 è risultato essere pari all’11,4%.
Ancora secondo i conti 2016 di Banca Carige, prossima all’aumento di capitale, a fine anno gli impieghi alla clientela sono scesi dai 22,8 di inizio anno fino a quota 21,1 miliardi di euro, mentre i crediti deteriorati lordi si sono assestati a 7,3 miliardi. Ecco quali sono i risultati economici che hanno portato a pensare ad un aumento di capitale e che di conseguenza hanno fatto sprofondare le azioni Carige.