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Analisi materie prime: oro oltre resistenze 1.318 dollari strizza occhio a nuovi long

lunedì 14 maggio 2018, di Ufficio Studi Money.it

Dopo un’importante discesa che ha portato le quotazioni da un prezzo di 1.365,24 ad un minimo di 1.302 dollari l’oncia, l’oro ha trovato una zona supportiva interessante nella soglia psicologica di 1.300 dollari che sta favorendo un rimbalzo delle quotazioni.

Movimento che peraltro nel breve sta trovando una certa resistenza in area 1.326 dollari, livello che coincide con il 38,2 del ritracciamento di Fibonacci disegnato a partire dai massimi a 1.365,24 dollari ai minimi a 1.302 dollari.

La presenza di questo livello potrebbe dunque rallentare il rimbalzo delle quotazioni dell’oro, tuttavia un assist che contribuisce a corroborare le possibilità di salita dei prezzi del metallo prezioso giunge dall’andamento del cambio euro-dollaro. Il rafforzamento della divisa unica europea in genere favorisce un apprezzamento dell’oro.

Strategia operativa: completato un doppio minimo, strategie long per ritorni in area 1.350 dollari

A corroborare infine da un punto di vista tecnico le prospettive di rialzo dei corsi del metallo prezioso l’analisi del grafico a 4 ore, con le quotazioni che su questo timeframe hanno fatto emergere lo scorso 10 maggio un segnale di acquisto con la violazione al rialzo delle resistneze dinamiche espresse dalla trendline ribassista ottenuta con top della candela delle ore 16 del 30 aprile e di mezzanotte del 7 maggio scorso.

Con l’accelerazione del 10 maggio il grafico ha visto il completamento di una figura di inversione rispetto al trend ribassista quale il doppio minimo avente come riferimento i low dell’1° maggio e del 9 maggio.

Partendo da questi presupposti, ecco che chi volesse valutare strategie rialziste sull’oro potrebbe posizionarsi in acquisto nell’intorno del 1.316-1.318 dollari l’oncia. Con stop selettivo che scatterebbe in caso di ritorni delle quotazioni sotto i 1.308 dollari, i target di questa strategia sarebbero individuabili dapprima a 1.332 dollari e successivamente a 1.348 dollari l’oncia.

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