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Zona Euro: market mover deludenti. Euro/Dollaro in zona 1.30
venerdì 30 novembre 2012, di
Deludono i market mover rilasciati oggi e relativi all’economia della zona Euro, molti dei quali rilevati al di sotto delle aspettative degli analisti. Sul forex, invece, il cambio Euro/Dollaro continua a viaggiare in zona 1.30 confondendo le acque in un mix di modalità risk-on/risk-off che va ben oltre le "regole" dei fondamentali.
Zona Euro: i market mover di oggi
Nuovo minimo raggiunto dalle vendite al dettaglio in Germania durante il mese che risultano con una preoccupante lettura al -2.8% rispetto al -0.3% stimato e allo 0.5% precedentemente rilevato.
Stesso vale per le spese dei consumatori in Francia nel mese di ottobre, atteso al -0.1% e rilevato al -0.2% contro lo 0.0% del mese di settembre.
In Italia, per il mese di novembre il dato inflazionistico dell’indice dei prezzi al consumo scende al sotto dello zero dopo due mesi di stallo, -0.2% contro lo 0.0% previsto dagli analisti. Aumenta però anche la disoccupazione su base mensile rilevata dall’ISTAT a 11.1% per il mese di ottobre (rispetto al 10.9% stimato dagli analisti) contro il 10.8% di settembre. Su base trimestrale, invece, il tasso di disoccupazione in Italia rimane in linea con le aspettative al 10.6% in aumento di 0.1 punti percentuali rispetto al secondo trimestre.
Rilasciati da Eurostat, invece, i dati inflazionistici sull’Eurozona per il mese di novembre, con un indice dei prezzi al consumo rilevato al di sotto delle aspettative al 2.2% (rispetto al 2.4% stimato) e contro il 2.5% relativo al mese di ottobre. Stabile, invece, per quanto poco incoraggiante il dato sulla disoccupazione rilevato al 11.7% in perfetta sintonia con le stime degli analisti e in leggero aumento (+.1%) rispetto al mese di ottobre.
Euro/Dollaro: zona 1.30
In questo momento il cambio Euro/Dollaro è scambiato in prossimità della linea 1.30, poco impatto dei market mover sulla coppia che al momento sembra essere diventata un terreno di gioco per l’inversione tra la modalità di avversione e quella di propensione al rischio.
A controbilanciare i dati Europei, infatti, c’è d’altra parte l’incertezza sul fiscal cliff (che continua ad essere uno dei temi dominanti del momento). Bisogna inoltre ricordare che il dato di ieri sul PIL americano del terzo trimestre è risultato con un dato preliminare al di sotto delle aspettative. Infatti, nonostante la lettura preliminare (seconda versione) abbia riportato un valore al 2.7%, positivamente superiore rispetto al 2.0% della prima versione, gli analisti stimavano una crescita del 2.8%. La lettura sul PIL ha indebolito il dollaro contro le altre major e il cambio Euro/Dollaro si è avvicinano molto alla linea 1.30 per poi attraversarla più volte durante le prime ore di questa giornata.
