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Whirlpool, lo stabilimento di Carinaro resta aperto: il nuovo piano industriale in 4 punti
martedì 23 giugno 2015, di
Lo stabilimento della Whirlpool a Carinaro in provincia di Caserta non chiuderà e la multinazionale americana prevede una nuova missione produttiva che eviterà gli esuberi strutturali.
Cambiamenti positivi si registrano nella vertenza Whirpool, che a seguito dello sciopero dei lavoratori della scorsa settimana, sembrerebbe trovare una risoluzione.
Sulla base degli impegni assunti, l’azienda americana ha diffuso il nuovo piano industriale nel corso del vertice con i sindacati di categoria che si è tenuto stamattina al ministero dello Sviluppo economico.
Il nuovo piano industriale di Whirlpool - come spiega Marco Bentivogli, segretario generale Fim-Cisl - consentirà agli stabilimenti di Carinaro di rimanere aperti, scongiurando l’ipotesi di chiusura, e:
di proseguire l’attività con 320 addetti contro gli 815 attuali, su 18 turni.
Whirpool, nuovo piano industriale
Il piano industriale presentato al Ministero per lo Sviluppo economico, oltre allontanare il pericolo di chiusura dello stabilimento campano, garantirà una missione industriale per tutti gli impianti Whirlpool in Italia, ma soprattutto non comporterà nessun esubero.
4 le novità principali presentate dai vertici della multinazionale nel nuovo piano industriale che salva lo stabilimento di Carinaro:
- Prospettive di crescita per lo stabilimento di Carinaro, in cui si prevede secondo una fonte AGI, un rientro della produzione per circa 650 mila pezzi provenienti dagli impianti dell’Europa centrale, e pezzi destinati ai mercati di Europa, Africa e Medio Oriente;
- Esuberi totali relativi all’impianto campano ammonterebbero a quota 500 posti sul totale di 815 lavoratori. Whirpool mirerebbe a gestire la situazione con gli strumenti del prepensionamento e dell’esodo incentivato: 200 verrebbero così prepensionati e i rimanenti 300 sarebbero invece ripartiti tra uscite a mobilità incentivata e trasferimenti nei siti limitrofi, ma solo a regime da luglio 2016;
- Italia come centro di eccellenza dell’area Emea (Europa, Africa e Medio Oriente) "in cui sarà concentrata la produzione della componentistica relativa ad accessori e ricambi", secondo quanto dichiarato in una nota da Bentivogli;
- 513mln di investimenti per tutti siti industriali in aggiunta ai 30 milioni già avviati, come riporta Reuters, aumentando così "la saturazione media dei siti dal 55% al 70% e 6,25 milioni di pezzi annui."