Wall Street fa salire anche i mercati Asiatici: tutto merito dei dati USA?

I mercati asiatici hanno aperto al rialzo dopo una forte sessione a Wall Street, finalmente un po’ di calma dopo una settimana di volatilità.

L’indice Nikkei è salito del 2.8% un giorno dopo aver perso il 6.8%. Lo Yen è stato scambiato a 94.81 contro il dollaro, mentre il rendimento sui titoli decennali giapponesi è sceso dello 0.85%.

L’indice australiano ASX 200 ha guadagnato l’1.3%, mentre l’Aussie ha resistito nel difendere i recenti guadagni contro il dollaro USA. Quando a Sydney era l’ora di pranzo, il Dollaro Australiano era scambiato a 0.9607 contro il dollaro USA, in rialzo rispetto al minimo toccato in settimana a 0.9428.

I mercati Cinesi hanno viaggiato leggermente al rialzo, l’indice CSI 300 ha guadagnato lo 0.3%.

Wall Street ha assistito ad un’accelerazione degli acquisti e l’indice S&P 500 ha chiuso al rialzo dell’1.5%. Il FTSE Eurofirst 300 ha visto invece un ribasso improvviso ed ha chiuso con una perdita di circa lo 0.1%.

Il ruolo dei dati USA di ieri

Il supporto al rialzo è stato fornito dai dati USA che mostrano un aumento delle vendite al dettaglio dello 0.6%, superiore alle attese e decisamente migliore rispetto allo 0.1% rilevato per il mese di aprile. Anche le news dal mercato del lavoro USA sono state positive, con il dato sulla richiesta di sussidi per la disoccupazione in calo di 12 mila unità rispetto alla settimana scorsa.

Il dollaro è stato soggetto ad un generale declino, perdendo lo 0.3% contro il paniere delle major. Il mercato Forex è stato piuttosto turbolento data l’incerteza riguardo al futuro della politica monetaria in Giappone e negli Stati Uniti.

L’oro, infine, è sceso a 1.384 dollari per oncia, in linea con il recente range di scambi: le release dagli Stati Uniti hanno contribuito ad aumentare l’appeal del metallo prezioso come protezione contro l’inflazione.