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Vix: l’indice della paura torna ai livelli record di agosto 2011
martedì 26 febbraio 2013, di
La tornata elettorale in Italia ha aperto la strada al rischio ingovernabilità del paese, anche se nelle ultime ore si sta facendo larga l’ipotesi di un governo di larga intesa con Pd e Pdl alla guida. Stamattina la borsa italiana è crollata, trascinando al ribasso tutti i listini europei. Balzo dello spread Btp-Bund verso 340 punti base. I timori degli investitori sono ben visibili anche osservando il cosiddetto "indice della paura", ovvero il Vix.
Infatti, l’indice Vix - che misura la volatilità implicita delle opzioni sull’indice azionario americano S&P500 - è salito ieri del 34% a circa 19 punti. Registrati volumi record. Un exploit del genere del Vix non si verificava da agosto 2011, quando l’agenzia di rating S&P tagliò il giudizio AAA degli Stati Uniti.
Si tratta di un segnale poco confortante, in quanto picchi del genere si sono verificati nel momento in cui scoppiarono gravi crisi finanziarie a livello globale: nel settembre 2008, quando crollò Lehman Brothers, il Vix si spinse clamorosamente a 80 punti (oggi 19 circa). Pochi giorni fa il Vix era a 12 punti, su livelli molto bassi.
