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Unicredit, la conversione dei bond e l’esempio Mps: cosa pensano gli analisti
giovedì 27 ottobre 2016, di
I vertici di Unicredit continuano a lavorare alla riduzione dell’aumento di capitale e - stando a quanto viene riportato da alcuni organi di stampa, tra cui Il Messaggero - starebbero valutando la possibilità di applicare alla banca un piano simile a quello adottato da Mps.
Tra le ipotesi al vaglio dell’amministratore delegato di Unicredit, Jean Pierre Mustier, ci sarebbe la conversione o il riacquisto (volontari) delle obbligazioni convertibili cashes, detenute per lo più da Fondazioni, libici e Allianz.
I bond cashes hanno un valore nominale pari a 3 miliardi di euro, ad oggi trattano a circa 0,35 euro e nel CET1 ratio è incluso l’80% del nominale.
Unicredit e la conversione dei bond: il parere di Equita Sim
Gli esperti di Equita Sim - che sul titolo della banca di Piazza Aulenti mantengono un rating hold e un target price a 2,7 euro - stimano un beneficio sul capitale piuttosto limitato (600 milioni) e una diluizione per i soci che non detengono il bond, in caso di riacquisto a 100 pagando in azioni.
Nel frattempo procedono le trattative per la cessione della restante quota della controllata polacca Bank Pekao: il prezzo della vendita del 33%, pari a 2,5 miliardi di euro, sarebbe in linea con l’attuale valutazione di mercato.
Unicredit e la conversione dei bond: il parere di Banca Imi
Cauto il giudizio di Banca Imi sull’eventuale conversione o riacquisto dei bond subordinati. Il broker ribadisce la raccomandazione hold sul titolo Unicredit e il prezzo obiettivo a 2 euro.
Unicredit e la conversione dei bond: il parere di Mediobanca
Più ottimista Mediobanca Securities, che assegna al titolo un rating overperform con fair value a 4 euro. Secondo gli analisti di Piazzetta Cuccia la conversione volontaria dei bond subordinati potrebbe avere un impatto limitato sul CET1 ratio. Con la cessione di Bank Pekao il coefficiente salirebbe di 67 punti base.
Ma nel caso in cui la vendita della controllata polacca dovesse saltare, Unicredit dovrebbe affrontare una ricapitalizzazione più pesante. Per Mediobanca, Unicredit avrebbe bisogno di un aumento da 10-12 miliardi, destinato a dimezzarsi con le cessioni.
Intanto a Piazza Affari il titolo Unicredit guadagna l’1,81% attestandosi a quota 2,3580 euro per azione.