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Ungheria fuori dall’Unione Europea? Avviata inchiesta UE
venerdì 15 marzo 2013, di
In Ungheria, le iniziative sempre più aggressive del Governo contro il sistema dei media e quello giudiziario, nonché i continui attacchi all’indipendenza della Banca Centrale fanno aumentare le possibilità che il Paese venga gentilmente "accompagnato alla porta" dell’Unione Europea.
Violazione dei trattati: avviata l’inchiesta
In questo momento, la maggiore preoccupazione dell’Unione Europea è che il Paese possa eludere le regole comunitarie sui diritti umani, dopo che il parlamento ungherese ha votato per una modifica costituzionale che permetterà di bypassare l’appello alla corte costituzionale, ignorando la richiesta UE di rimandare il voto.
Ciò significa che le leggi Europee a tutela della libertà di stampa e dell’indipendenza del sistema giudiziario vengono messe in serio pericolo, se non del tutto violate. Dopo il voto, la Commissione Europea ha informato dell’avvio di una commissione di inchiesta per verificare se le nuove norme approvate siano anti-democratiche, oppure violino le regole previste dai trattati dell’Unione Europea sui diritti umani.
Ungheria fuori dall’Unione Europea?
Martin Schulz, presidente della Commissione Europea, ha detto oggi alle telecamere della CNBC che il paese potrebbe essere escluso dalla UE se non rispetta le leggi e i diritti previsti dai trattati, aggiungendo però che qualsiasi giudizio in questo momento sarebbe ancora prematuro.
"Prima di accusare un paese per non aver rispettato i valori fondamentali della comunità cui appartiene, bisogna avere la certezza assoluta e comprovata, ma fino ad oggi non abbiamo alcuna prova" ha spiegato Schulz da Bruxelles, dove i leader UE stanno affrontando un meeting di due giorni incentrato sulla spinosa questione della crisi del debito.
"L’indagine è in corso e non commenterò, il contesto costituzionale è molto complicato e per fare le opportune verifiche c’è bisogno di tempo" ha infine commentato Schulz.
La difesa del Premier Ungherese
Prendendo parola al summit, il Primo Ministro Ungherese, Viktor Orban, ha respinto le critiche alla sua politica, spiegando come le "istituzioni democratiche [Ungheresi] siano forti abbastanza da difendersi autonomamente".
I suoi commenti ci giungono insieme a molti altri resoconti che raccontano della possibilità di alcune pressioni esercitate dal primo ministro sulla banca centrale ungherese affinché i debiti di grandi dimensioni in altre valute siano cancellati o convertiti in Fiorini Ungheresi.
"I prestiti in valuta straniera, a mio avviso, sono essenzialmente una questione nazionale" ha detto Orban questo giovedì. "Significa che non possiamo trarre vantaggio nell’avere la nostra valuta, il fiorino, che attualmente è invece un vantaggio contro la zona euro".
Secondo i regolatori del settore bancario ungherese, oltre la metà del debito ungherese detenuto da investitori privati e aziende è in Franchi Svizzeri o Euro.
Operazioni controverse
Orban ha imposto numerosi e importanti cambiamenti alla Banca Centrale Ungherese nelle ultime due settimane, contraddicendo molti dei suoi stessi economisti (poi licenziati) e nominando come Ministro dell’Economia, Gyorgly Matolcsy, personalità molto influente vicina a lui e al governatore della banca centrale.
E’ stata quest’ultima mossa a suscitare la preoccupazione, a livello internazionale, che il governo stia estendendo il proprio controllo sulla politica monetaria, violando così le norme stabilite dall’Unione Europea in un’azione che potrebbe costare all’Ungheria il suo posto all’interno della UE.