Ungheria fuori dall’UE: perché la richiesta del Lussemburgo è inattuabile

Ungheria fuori dall’Unione europea? Proprio questa la richiesta arrivata dal Lussemburgo. Il ministro degli Esteri lussemburghese Jean Asselborn ha chiesto che l’Ungheria venga sospesa se non addirittura espulsa dall’Unione europea a causa della sua “violazione massiccia” dei valori fondamentali dell’UE. Ma è possibile un provvedimento di questo tipo?

Il ministro del Lussemburgo Jean Asselbon ha citato tra le violazioni il trattamento dei rifugiati da parte del governo di Budapest, l’a scarsa indipendenza della magistratura e della libertà di stampa.

Questa richiesta dal Lussemburgo, cuore dell’Unione europea e di Schengen, arriva in seguito all’ordine del primo ministro ungherese Orban di istituire un corpo di guardie per i confini: un corpo di 3000 unità raccolte tra i cittadini, che si va ad aggiungere alle leggi, ai muri e ai militari già appostati ai confini ungheresi.

Dal ministro degli interni ungherese sembra che in pochi giorni oltre 2000 cittadini abbiano fatto domanda. La richiesta del Lussemburgo era inevitabile e va ad aggiungersi ai dubbi e ai timori circa la conservazione della democrazia e dei comuni intenti dell’UE in terra ungherese.

Una richiesta di espulsione che arriva da un Paese fondatore dell’Unione europea verso un membro arrivato soltanto nel 2004, dal Lussemburgo culla di Schengen verso l’Ungheria militarmente chiusa ai migranti. Ma è possibile espellere uno Stato membro dall’Unione europea?

Ungheria fuori dall’UE: perché la richiesta del Lussemburgo è inattuabile

Il ministro degli esteri del Lussemburgo ha ricordato come all’Ungheria non sia lontana dall’aprire il fuoco sui rifugiati, e le condizioni del Paese saranno discusse al summit con i leader dell’Unione europea fissato per venerdì in Slovacchia.

Secondo Asselborn l’Unione europea non può tollerare il comportamento inappropriato dell’Ungheria, e che ogni Stato membro che viola i valori di base dell’UE dovrebbe essere escluso temporaneamente o, se necessario, per sempre, dall’Unione europea.

“È l’unica possibilità di proteggere la coesione e valori dell’Unione europea”, ha detto Jean Asselborn.

Perché è inattuabile la proposta del Lussemburgo di espellere l’Ungheria dall’Unione europea? Se un Paese membro può abbandonare l’UE con un referendum come è accaduto con la Brexit, non può accadere la stessa cosa con il meccanismo inverso.

L’Unione europea non può mettere alla porta nessuno stato membro, ma l’articolo 7 del trattato sull’Unione europea prevede la sospensione di alcuni diritti verso uno Stato membro, se questo viola ripetutamente i principi fondatori dell’UE in tema di diritti umani, libertà e democrazia.

Così è accaduto nel 2000 quando il Partito della Libertà di estrema destra era arrivato al governo in Austria: in quell’occasione l’Unione europea aveva provveduto al congelamento delle relazioni diplomatiche bilaterali con l’Austria, e alla fine dell’anno già metteva fine all’isolamento diplomatico.

Da un anno a questa parte l’Ungheria è al centro di un enorme afflusso di migranti e rifugiati e il governo ha deciso di blindare il confine con un recinto per fermare tutte le persone che intendono entrare in Ungheria.

Ora il confine ungherese sta diventando più alto, invalicabile e pericoloso e il ministro degli esteri del Lussemburgo Jean Asselborn lo ha compreso e sta mettendo in guardia l’eurozona, chiedendo una modifica dei trattati Ue in modo da rendere possibile l’espulsione. Intanto in Ungheria è previsto un referendum il 2 ottobre, per deliberare se accettare o no una parte di rifugiati da parte dell’Unione europea.