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La Uefa boccia i conti del Milan: Europa a rischio?
mercoledì 23 maggio 2018, di
Il Milan potrebbe veder svanire quell’Europa conquistata appena una settimana fa. Come era nell’aria, la Uefa ha infatti bocciato la richiesta di settlement agreement avanzata dal club rossonero che ora andrà incontro a delle sanzioni.
In particolare non c’è fiducia sulla possibilità di rifinanziamento del debito, con il Corriere che tempo fa aveva parlato del presidente Yonghong Li in bancarotta già da prima dell’acquisto del Milan. Una decisione questa dell’Uefa contestata dall’a.d. Marco Fassone, che parla di “danno d’immagine” ma la società ora rischia anche l’esclusione dalle prossime Coppe.
L’Uefa boccia il Milan
Dopo il primo no arrivato lo scorso autunno per la richiesta del voluntary agreement, dalla Uefa è arrivato anche il secondo schiaffo al Milan con il CFCB, Organo di Controllo Finanziario per Club, che si espresso in maniera contraria anche per quanto riguarda il settlement agreement.
Facciamo un po’ di chiarezza. Il voluntary agreement è una nuova soluzione che permette a un club di concordare assieme all’Uefa un piano di rientro nei parametri del Fair Play Finanziario. Venne bocciato in quanto la proprietà del club non aveva fornito le necessarie garanzie economiche.
Il settlement agreement invece è una sorta di patteggiamento, come quello fatto tempo fa da Inter e Roma, dove la Uefa stabilisce una sanzione fissando poi dei paletti: senza il rispetto di questi parametri imposti, aumentano le sanzioni.
Per quanto riguarda il Milan il CFCB ha respinto anche questa seconda soluzione, in quanto nel club “permangano incertezze sul rifinanziamento del debito e sugli effetti passivi da pagare entro ottobre 2018”.
La bocciatura da parte della camera di investigazione non è andata giù a Marco Fassone, con l’a.d. rossonero che si è lamentato del fatto che l’Uefa non abbia tenuto conto delle garanzie fornite dal fondo Elliott e dagli impegni finanziari che finora sono sempre stati rispettati dalla nuova proprietà.
Evidentemente tutto questo non è stato ritenuto sufficiente dal CFCB, con la società di via Turati che dovrà quindi cercare di accelerare nel rifinanziamento del debito per evitare così sanzioni anche molto pesanti.
Europa a rischio?
Nonostante l’inizio complicato culminato con l’esonero di Vincenzo Montella, il Milan ora targato Gennaro Gattuso è riuscito ad assicurarsi un sesto posto in campionato che gli varrà l’accesso diretto alla fase a gironi della prossima Europa League.
Il rifiuto anche del settlement agreement mette però tutto in discussione. La Uefa adesso a giugno, con ogni probabilità a metà mese, emetterà una sua sentenza nei confronti del club. Ecco tutte le possibili sanzioni per i rossoneri.
- Avvertimento;
- Richiamo;
- Multa;
- Decurtazione di punti nella competizione in corso o in quella successiva;
- Trattenuta degli introiti ricavati da una competizione Uefa (spesso congelata);
- Divieto di iscrizione di nuovi giocatori alle competizioni Uefa;
- Limitazione del numero di giocatori che un club può iscrivere alle competizioni Uefa (dentro questa voce è compreso anche il limite al valore della rosa da una stagione all’altra);
- Squalifica o esclusione dalle competizioni organizzate dalla Uefa;
- Revoca di un titolo conquistato sul campo o di un premio.
Nella loro sentenza l’Inter e la Roma se la cavarono con una multa e con la restrizione alle rose nelle competizioni europee. Il Milan però, essendo più grave la sua posizione, potrebbe andare incontro anche all’esclusione dalla prossima Europa League.
Gli avvocati del club comunque sono già a lavoro per scongiurare questa ipotesi, ma le novità maggiori dovranno arrivare a livello economico: senza il rifinanziamento del debito, ad ottobre il Milan diventerà proprietà del fondo Elliott. Per il diavolo quindi le prossime settimane saranno decisive per capire il futuro del club.