USA, torna lo spettro default. Il segretario del Tesoro avverte: “a fine febbraio non potremo più pagare”

Che la soluzione trovata pochi mesi fa fosse temporanea era risaputo, ma senza dubbio pochi si aspettavano di sentir riparlare di default così presto.

E invece lo spettro del fallimento torna ad incombere sugli Stati Uniti che non possono più rimandare un’azione efficace. Entro i prossimi 15 dovrà essere trovata una soluzione e stavolta meglio che sia definitiva.

A lanciare l’allarme non è un uomo qualunque, ma il segretario del Tesoro americano Jack Lew, secondo cui a fine febbraio il governo federale arriverà nuovamente a sfiorare il tetto del debito.

Senza potere di indebitamento, ad un certo punto molto vicino non sarebbe possibile onorare tutte le obbligazioni del governo federale.

ha sostenuto Lew.

L’ultima crisi relativa al debito si verificò l’autunno scorso, quando a causa di un braccio di ferro tra repubblicani e democratici l’America arrivò sull’orlo del baratro, afflitta dallo shutdown e oppressa dal possibile default.

Quella volta a spuntarla fu Obama che mise in atto una serie di misure straordinarie volte ad evitare il peggio.

L’accordo di ottobre prevedeva che il nuovo limite si sarebbe raggiunto a marzo, ma così non è stato e adesso l’ombra del fallimento tecnico torna ad oscurare nuovamente gli USA.

Oggi però, il segretario del Tesoro chiede al Congresso di agire in fretta e di alzare nuovamente il tetto del debito:

Il Congresso deve agire velocemente per risolvere la questione del limite del debito senza inutili ritardi o battibecchi politici che potrebbero incrementare la crisi industriale che i cittadini americani voglio chiaramente evitare.

Nonostante la preoccupazione c’è però una buona notizia. Stavolta infatti sembra che Repubblicani e Democratici siano disposti a fare la loro parte, evitando interminabili litigi che potrebbero seriamente minacciare il futuro degli Stati Uniti.