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UE, Grecia: oggi decisione "salvataggio" per scongiurare il default dell’Eurozona
martedì 20 novembre 2012, di
La Grecia è ancora in bilico e il suo futuro nell’Eurozona ancora da salvare. Oggi a Bruxelles si terrà una riunione per far fronte alla sua situazione debitoria attraverso un piano di aiuti deciso dall’Eurogruppo e una diminuzione del debito pubblico giunto alla soglia del 160% del Pil. Mentre il governo ellenico vara decreti e misure di stabilità, garanzie per la concessione del prestito, sperando in un “calendario preciso dei versamenti” come ha dichiarato il ministro delle Finanze Stournaras, l’UE parla di miliardi. Circa 45 miliardi. Come finirà il negoziato tra la Grecia e la troika di UE, FMI e BCE per scongiurare il default dell’area Euro?
Le preoccupazioni UE
L’Unione Europea è sempre stata un’organizzazione più economica che politica. Da questo punto di vista ha rappresentato una sorta di ibrido, che non è riuscito a creare una vera identità europea condivisa. Se l’economia vacilla, quale può essere il futuro dell’UE?
– Le difficoltà economiche di Atene non porterebbero necessariamente all’abbandono dell’Euro, ma questo pericolo aleggia come un spettro sul futuro dell’Eurozona e potrebbe minare l’Unione monetaria, facendo perdere di credibilità alla moneta unica;
– La crisi è una crisi del debito e l’effetto valanga non è da escludere.
La decisione negoziata della Troika
In ballo c’è troppo perché oggi non si arrivi a qualche risultato. Esaminando il rapporto della Troika, bisognerà tener conto sia dell’impegno della Grecia nel mostrarsi affidabile e trasparente rispetto al proprio operato, sia della necessità di un “mix di soluzioni accettabili per tutti” che, secondo la Commissione, possano assicurare un accordo condiviso e “la sostenibilità del debito greco”, cercando di ridurlo al 120% per il 2020. Una soglia che potrebbe essere una delle probabili cause di attrito tra UE e FMI vista l’intransigente posizione del direttore generale del Fondo a riguardo, probabilmente in ragione del fatto che dare più tempo significa inevitabilmente che il governo sarà indebitato più a lungo.
Christine Legarde ancora la decisione di oggi a due obiettivi:
– Varare un piano sostenibile, concreto e solido, che sia “radicato nella realtà e non nell’illusione”;
– Seguire una strada che garantisca integrità, credibilità e qualità.
Tra i mezzi in esame per alleviare il debito greco (fonte BBC News):
– il taglio del tasso di interesse sui “prestiti di salvataggio”;
– trovare un modo per restituire alla Grecia i profitti che la BCE ha ricavato sul debito greco;
– cancellazione di ciò che la Grecia deve ai finanziatori privati, magari attraverso un riacquisto di questi debiti al prezzo corrente del mercato in crisi.