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TripAdvisor fa sue le start-up italiane della ristorazione
lunedì 9 febbraio 2015, di
TripAdvisor, leader delle recensioni online, fa incetta di start-up italiane: i marchi Restopolis e MyTable.it da concorrenti sono ora diventati parte integrante del portale web fondato nel 2000 da Stephen Kaufer e oggi quotato al Nasdaq.
Se si cerca in rete Restopolis e MyTable, ora si viene reindirizzati su thefork.it, servizio demandato alla prenotazione online di ristoranti, già tassello della nutrita schiera di divisioni brandizzate TripAdvisor. Restopolis esiste dal 2011, a fondarla è stato Almir Ambeskovic, oggi country manager di The Fork, e conosciuto anche nel ruolo di vicepresidente dei giovani imprenditori per Assolombarda con delega alle start-up.
Investendo in Italia e nello specifico su Restopolis, TripAdvisor si è garantita un portafoglio di 5mila ristoranti inglobati nella piattaforma The Fork. E si punta a fare di meglio, entro la fine del 2015 gli esercizi potrebbero salire a 7.500.
Ambeskovic è ottimista:
“Mi aspetto che gli italiani scommettano sull’online, perché il nostro Paese ha il più grande mercato europeo per la ristorazione e abbiamo di fronte una grande opportunità, specie in vista di Expo. Nell’ambito delle start-up l’Italia non è seconda a nessuno come capacità, quello che manca è la cultura e per farla crescere è importante valorizzare i settori in cui siamo tradizionalmente forti come il food”.
Attraverso The Fork si possono effettuare prenotazioni ad ogni ora, attraverso un gestionale che serve ai ristoratori anche per ricevere assistenza. L’utente può scegliere i ristoranti in base alla posizione e al prezzo, alla cassa ci sono sconti e offerte speciali. The Fork si presenta come una soluzione intuitiva ed efficace di incontro tra domanda e offerta, e spalanca agli operatori del settore le opportunità del digitale.
L’associazione di categoria ne è ben consapevole. Sonia Re, direttore generale Apci (Associazione professionale cuochi italiani), ha evidenziato come
“oggi ai cuochi non basta saper cucinare, bisogna anche essere imprenditori e comunicare, ma non tutti sanno farlo, soprattutto nel primo step di relazione, ovvero la prenotazione. Gestire meglio questa fase vuol dire ottimizzare gli sforzi e migliorare l’accoglienza, ecco perché abbiamo scelto The Fork anche per il progetto ’Network del gusto’ in vista di Expo, che vuole aiutare la ricerca di ristoranti da parte dei turisti”.