Tamagotchi: ecco il grande ritorno. Come sarà? Caratteristiche e prezzo

Tamagotchi: quale momento migliore se non Pasqua per l’attesissimo ritorno del Tamagotchi? Sono passati 20 anni da quando uscì per la prima volta ed infiammò i cuori di tutta la generazione degli anni ’90. Ora è tornato, ma questa volta in versione moderna.

Bandai Namco in uno slancio di nostalgia ha deciso di far tornare i Tamagotchi, i primi dispositivi “tecnologici” ad essere conosciuti ed amati in un momento storico in cui ancora non vi erano le playstation, gli smartphone ed i computer di oggi.

Negli anni ’90 il Tamagotchi era il primo approccio virtuale che i bambini di allora potevano conoscere ed ebbe un enorme successo tanto che in 14 anni ne furono venduti 76 milioni di pezzi. Poi però, superato da nuove tecnologie, cadde in disuso. Ma non per questo venne dimenticato soprattutto da coloro i quali vissero a stretto contatto con il loro Tamagotchi.

All’interno del piccolo dispositivo infatti, che ricordava per l’appunto un uovo, c’era un piccolo animaletto che per sopravvivere aveva bisogno di cure ogni giorno. Lo scopo di Tamagotchi era quello di far vivere l’esperienza di un pet anche a quei bambini che non potevano averlo. Proprio da questa idea di base Aki Maita nel 1996 pensò di creare i Tamagotchi, i primi animaletti virtuali.

Dall’esperienza di Tamagotchi in seguito nacquero diversi videogame prima per Game Boy, poi per Nintendo DS ed infine per Nintendo Wii ovviamente con molte più funzionalità ma sempre ispirati al concetto dei virtual pet che necessitano di essere accuditi e cresciuti.

Si può dire con una certa sicurezza che Tamagotchi abbia partecipato a fare la storia dei nostri videogiochi moderni. E adesso che è tornato, la curiosità di sapere come è il nuovo Tamagotchi è davvero tanta. Ma prima di tutto andiamo a scoprire che cos’è nello specifico Tamagotchi e come funziona.

Tamagotchi: che cos’è e come funziona

Tamagotchi è un piccolo dispositivo di forma tonda con scocca in plastica, display a cristalli liquidi con tre piccoli tasti nella parte posteriore dove vive un pet virtuale che necessita di cure sin dalla nascita.

I Tamagotchi non sono animali comuni ma degli esseri alieni sconosciuti che nascono da un uovo. Dal momento della schiusa in poi il padrone del Tamagotchi deve prendersi cura del suo animaletto virtuale e deve provvedere alla sua sopravvivenza in ogni modo.

L’obiettivo del gioco è mantenere in salute il Tamagotchi e farlo crescere evitando al massimo di farlo ammalare ed infine morire. Pertanto il compito del padrone, se il pet si ammala, è quello di provvedere a farlo riprendere con apposite medicine che vengono somministrate grazie ai tasti di gestione.

I tasti infatti sono 3 e servono per entrare in comunicazione con il pet e per svolgere diverse attività tra cui dar da mangiare e da bere all’animaletto, giocare con lui, somministrargli le medicine per farlo guarire, accendere e spegnere la luce per mandarlo a letto e controllare la sua salute generale.

Infatti, tra le varie opzioni di controllo della salute vi è anche il controllo del peso, dell’età, del comportamento, delle attività di gioco e della felicità, tutte indicate grazie ad una scala di punteggio. Vi è anche un opzione per sgridare il Tamagotchi: quando non mangia oppure non vuole giocare spetta al padrone sgridarlo e riportarlo sulla giusta strada.

Può capitare tuttavia che il pet per vari motivi muoia. Solitamente il pet se riceve le cure necessarie come l’acqua, il cibo, le medicine, se è felice, se gioca etc non dovrebbe morire ma potrebbe succedere. Che fare in questo caso? Nonostante il dispiacere sia tanto non è possibile tornare indietro.

Il padrone del Tamagotchi dovrà necessariamente rassegnarsi di fronte al fallimento e ricominciare, se vuole, con un altro animaletto che nascerà di nuovo. Quando uscì il tamagotchi, 20 anni fa, ancora non si era abituati a queste modalità di gioco ed infatti la morte del pet creò non poche polemiche. Da più parti i genitori si lamentavano che era troppo crudele per i bambini assistere alla morte del loro cucciolo.

Ma ciò che non sapevano è che da quel momento in poi tutti i videogame si sarebbero basati sullo stesso principio: nel gioco va avanti chi riesce a superare dei livelli e, se le prove a cui si è sottoposti non vengono superate, è prevista anche la morte.

Ma questo era il vecchio modello di Tamagotchi, ovvero quello che c’è stato fino ad oggi ma che purtroppo negli ultimi anni non è stato più tanto in circolazione. Com’è invece il nuovo modello? La tecnologia, da 20 anni a questa parte, possiamo dire che si è rivoluzionata. Quali novità ci sono? Scopriamolo.

Tamagotchi: come sarà il nuovo animaletto virtuale? Caratteristiche e prezzo

Namco Bandai, seguendo un po’ l’ondata nostalgica che ha portato al rifacimento del Nokia 3310, ha preparato una nuova versione del Tamagotchi 2.0. Da quello che ci viene riportato in merito, sappiamo che il nuovo dispositivo è, almeno nell’aspetto, identico al suo predecessore.

Tuttavia i tempi sono andati avanti quindi almeno a livello di componenti qualcosa di diverso c’è sicuro: pare infatti che la scocca abbia dimensioni ridotte e componenti più piccole. Per quanto riguarda invece l’assetto dei tasti, non è cambiato nulla: sono sempre 3 i pulsanti situati nella parte bassa del dispositivo.

Le uova contenenti il pet del cuore hanno sempre uno schermo in bassa risoluzione per mantenere anche nella nuova versione la nostalgica grafica retrò del precedente. Sono stati messi in commercio tanti modelli colorati di Tamagotchi che si presenta anche in due versioni: una da 5 cm ed una più piccola da 4 cm.

Per ora è possibile acquistare i Tamagotchi solo in Giappone ad un prezzo anche abbastanza contenuto: 2.000 yen che corrispondono a 17 euro circa. Non è possibile acquistare ancora il prodotto né in America né in Europa anche se si possono ordinare su Amazon ad un prezzo però leggermente più alto.