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TASI: tra 16 Giugno e 16 Settembre chiesta ulteriore proroga

venerdì 23 maggio 2014, di Alessandra Manco

Dopo la proroga decisa dal Ministero dell’Economia per gli immobili diversi dalle abitazioni principali alcune associazioni hanno sollevato diverse rimostranze. In particolare Assoedilizia e Confcommercio, Adusbef e Federconsumatori chiedono un rinvio generalizzato per fare in modo che non vengano eccessivamente caricati di responsabilità i contribuenti e i loro intermediari.

I centri di assistenza fiscale inoltre lamentano altri due problemi e cioè il fatto che le scadenze Tasi coincidono con le scadenze del 730 e pertanto si chiede il posticipo delle scadenze in materia di dichiarazione dei redditi di altri 10 giorni. Inoltre un ulteriore problema potrebbe essere derivante dal fatto che alle prossime elezioni amministrative si potrebbero verificare dei ballottaggi, situazione che potrebbe fare ulteriormente slittare l’uscita di alcune delibere.

Occorrerà verificare inoltre se la data del 16 settembre verrà confermata o se verranno effettuate ulteriori proroghe così come bisognerà definire quale sia lo strumento per sistemare i conti dei Comuni (ad esempio si pensa a un nuovo anticipo del fondo di solidarietà). Inoltre la Tasi potrebbe ben presto essere anche un nodo politico visto che alle dichiarazioni di Renzi in merito al fatto di far pagare le tasse attraverso un SMS, il sottosegretario Zanetti ha risposto che tra gli obiettivi a breve termine vi è anche quello di risolvere al più presto il pasticcio Tasi – Imu che il Governo ha ereditato dalla gestione precedente. In attesa di definire tale tipo di vicenda occorrerà anche verificare la possibilità di tradurre in decreto quanto riportato dal Consiglio dei Ministri, una operazione che non è comunque scontata.

Per chiarire alcuni dubbi occorre ricordare che per rispettare le date degli acconti di giugno della Tasi bisogna che le delibere comunali siano approvate entro il 23 maggio e pubblicate dal censimento ufficiale del dipartimento finanze entro il 31 maggio dello stesso anno. Pertanto se i Comuni decidono di approvare le delibere oltre tale data l’acconto di Giugno potrebbe slittare sin da subito.
Per i comuni che non riescono a deliberare entro le date predefinite la sorte delle abitazioni principali si separa da quella degli altri immobili. Per le prime tipologie di immobili la Tasi verrà versata tutta a dicembre (provvedimento previsto dal decreto “salva Roma” nel caso in cui il censimento non è previsto dal ministero delle Finanze entro il 31 maggio. Per gli altri immobili l’acconto sarà dovuto a Settembre ed il saldo a Dicembre con le aliquote decise dai Comuni nei termini concordati in ritardo.

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