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TARES: possibile rinvio al 2014, lo chiede la Commissione Ambiente della Camera. Tutte le informazioni

giovedì 9 maggio 2013, di Vittoria Patanè

Sembra non esserci pace per la tassa sui rifiuti e i servizi comunali. La Commissione Ambiente della Camera dei deputati ha infatti dato il proprio via libera:

a differire al 2014 l’entrata in vigore a regime del nuovo tributo Tares”.

Il motivo di questa decisione? Attuare una revisione della disciplina in modo di adeguare il pagamento alla percentuale singola di inquinamento e rivedere quindi il metodo di calcolo della tariffazione.
Cerchiamo di saperne di più

Il Decreto N.35

Il suddetto decreto, all’ art. 10,prevedeva il debutto della TARES a dicembre 2013 e stabiliva anche gli aumenti e le maggiorazioni (0,30 euro per metro quadro, ricordiamo) che pesavano su di essa.

Adesso però la situazione potrebbe nuovamente cambiare. Su richiesta di numerose associazioni di consumatori che si erano lamentate per lo slittamento della tassa a dicembre, considerandolo una vera e propria “beffa”, si sono aggiunte le pressioni di numerosi leader politici.

La Federconsumatori , attraverso un comunicato stampa, ha espresso chiaramente il suo disappunto:

"A dicembre 2013, infatti, alle onerose scadenze fiscali di fine anno (Imu, conguaglio Irpef) si aggiungerà il conguaglio della Tares, che il decreto del Governo ha fatto solamente slittare di pochi mesi. È solo rimandata, quindi, la batosta per il nuovo tributo dei rifiuti”

Dello stesso parere i deputati del PD Massimiliano Manfredi e Tino Iannuzzi, membri della Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici della Camera:

“La Tares slitti al 2014 per evitare nuovi aggravi per i cittadini e le imprese campane e del Sud”

Il rinvio

La Commissione Ambiente, Territorio e Lavori pubblici ha così deciso di esprimere parere favorevole allo slittamento della Tares all’anno prossimo, motivando così la sua decisione:

“La Commissione ha espresso parere favorevole a differire almeno al 2014 l’entrata in vigore a regime del nuovo tributo sui rifiuti, procedendo prima della sua applicazione alla revisione dei criteri di calcolo, fondandoli sul rispetto del principio “chi più inquina, più paga” e tutelando i comuni virtuosi che hanno raggiunto eccellenti risultati su costi di gestione del servizio e obiettivi di raccolta differenziata”.

Insomma prima di entrare in vigore, dovrà subire un restyling completo. L’auspicio è adesso che il Governo tenga conto di quanto stabilito dalla Commissione e proceda al rinvio.

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