Spagna: Rajoy pronto a nuovo salvataggio, se i tassi rimarranno alti

Il primo ministro spagnolo Rajoy, durante un’intervista al Wall Street Journal nella sua settimana di permanenza a New York, si è detto pronto a chiedere un nuovo salvataggio nel caso in cui i costi di finanziamento rimarranno "troppo alti per troppo a lungo". Gli investitori si mostrano in questo periodo piuttosto agitati, in quanto l’apparente riluttanza della Spagna a richiedere un bailout potrebbe far scivolare l’eurozona in una situazione ancora più drammatica di quella attuale.

La news conference di Rajoy

Nell’intervista di ieri con editori e giornalisti del Wall Street Journal, il leader spagnolo ha detto che le nuove misure (che saranno rese note giovedì) includeranno un nuovo organismo di monitoraggio del deficit, nuovi programmi di formazione professionale e una legislazione per monitorare vari regolamenti governativi particolarmente onerosi.

Dopo l’annuncio da parte della BCE di un nuovo piano sull’acquisto di bond, il premier aveva detto che con una riduzione dei rendimenti obbligazionari spagnoli, si sarebbe potuta rimandare la richiesta di ulteriori aiuti.

Per quanto riguarda l’età pensionabile, Rajoy ha detto che non si esclude la possibilità di un pensionamento anticipato, ma ha anche assicurato che l’età si attesterebbe intorno ai 60 anni; nessuna decisione è stata ancora presa riguardo la possibilità di aumentare i pagamenti delle pensioni in base all’aumento dei prezzi, il che costerebbe allo stato fino a 6 miliardi di euro e a proposito il leader ha detto, "Dobbiamo essere abbastanza flessibili in modo da non creare ulteriori problemi".

Continuano le proteste

Intanto, la situazione in Spagna continua a peggiorare: martedì, infatti, si è svolta a Madrid una marcia al Parlamento con la partecipazione di diverse centinaia di persone che hanno manifestato contro le misure di austerità annunciate dal governo spagnolo; 9 sono rimaste ferite e 15 sono state arrestate per scontri con la polizia. Il premier spagnolo non ha voluto commentare questo episodio di violenza.

Secondo gli analisti, sarà molto difficile per il governo l’impresa di ridurre il deficit al 6,3% del Pil nel 2012 dall’8,9% del 2011. Il primo ministro si è mostrato molto propenso ad una integrazione politica e finanziaria per tutta l’Eurozona e ha aggiunto, "l’Europa ha bisogno di muoversi verso un’unione bancaria ora. Sarebbe un ottimo messaggio in direzione dell’irreversibilità dell’euro".

Salvataggio?

Interrogato sulla possibilità del salvataggio, ha risposto, "Al momento, non lo posso dire"; bisognerebbe infatti prima verificare se le condizioni del suddetto bailout sarebbero ragionevoli, ma in caso di tassi di interesse ancora troppo alti, ha affermato, "vi posso assicurare al 100% che chiederò questo salvataggio".