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Sicurezza in Europa: i movimenti anti-Islam spaventano i governi
lunedì 12 gennaio 2015, di
La situazione in Europa si fa sempre più preoccupante e la sicurezza diventa ora un obiettivo di primaria importanza.
Dopo che decine di leader mondiali, tra cui anche musulmani ed israeliani, hanno guidato sottobraccio la marca di più di un milione di francesi per le strade di Parigi, all’Europa rimangono gravi problemi sociali e di sicurezza da affrontare in seguito agli attacchi islamici della scorsa settimana.
Europei scontenti che si uniscono ad al Qaeda
Una delle preoccupazioni principali per i servizi di sicurezza in Europa, in questo scenario difficile e problematico, è il fatto che molti cittadini scontenti fanno ritorno da luoghi come la Siria, l’Iraq o lo Yemen addestrati a combattere e a uccidere.
Entrambi i fratelli protagonisti dell’attacco contro il settimanale satirico Charlie Hebdo sono stati nello Yemen e in Oman nel 2011 e hanno ricevuto una formazione militari e di uso delle armi in una roccaforte di al Qaeda, come riferiscono fonti yemenite.
I movimenti anti-Islam
A livello politico, questo è un enorme problema per i governi europei: bilanciare la libertà di pensiero e la sicurezza in un crescente odio e avversione nei confronti dell’immigrazione. Tutto ciò potrebbe trasformarsi in movimento violento anti-musulmano.
Una protesta del movimento anti-Islam PEGIDA nella città della Germania orientale Dresda - in programma questa settimana - sarà strettamente sorvegliata.
Dopo aver partecipato alla manifestazione di Parigi, il primo ministro turco Ahmet Davutoglu è atteso a Berlino per un colloquio con la cancelliera Angela Merkel: si affronteranno le problematiche della Turchia causate dalla crescente islamofobia in Europa e delle recenti proteste anti-immigrati in Germania, così come delle difficoltà nel lungo processo d’inserimento di Ankara nell’UE e della Siria.
Francia: la politica interna
Sono solo i primi giorni, ma il presidente Francois Hollande, che affronta ora un record di bassa popolarità, sembra si stiamo muovendo in un modo che potrebbe far cambiare idea su di lui.
Una delle ragioni dell’impopolarità di Hollande è il focus del suo governo sulle riforme del lavoro e delle pensioni, che altri in Europa considerano “timide” e di basso impatto.
Oggi, il ministro dell’Economia francese Emmanuel Macron e il ministro delle Finanze Michel Sapin parteciperanno ad una conferenza sulla riforma che vede il parlamento iniziare a lavorare su un progetto di legge che mira ad iniettare più concorrenza nell’economia francese in difficoltà.
Europa: si combatte ancora per la sicurezza in Ucraina
I ministri degli esteri di Francia, Germania, Russia e Ucraina si incontreranno a Berlino per discutere della situazione dell’Ucraina orientale e dell’attuazione del protocollo di Minsk che delinea i passaggi necessari per un cessate il fuoco a lungo termine.
Messaggi contrastanti arrivano dall’Europa in questi ultimi giorni. Il capo degli affari esteri dell’UE Federica Mogherini riferisce che l’Ucraina ha parlato di "segni piccoli ma positivi" dall’est del Paese e di aver osservato un atteggiamento più cooperativo di Mosca su altre questioni, tra cui i negoziati nucleari iraniani e la Siria.
Ma Angela Merkel ripete:
“L’Unione europea non può prendere in considerazione la cancellazione delle sanzioni contro la Russia fino a quando l’accordo di pace in 12 punti tra l’Ucraina e i ribelli non sarà stato pienamente attuato.”
L’Ucraina dovrà riuscire ad ottenere un aiuto internazionale o dovrà affrontare il fallimento. Alcuni delegati del FMI (Fondo Monetario Internazionale) sono ora a Kiev.
4 miliardi di dollari del FMI sono già stati consegnati, e Kiev spera ancora in un po’ di più. L’Unione Europea ha offerto altri 1,8 miliardi di euro di prestiti.
Il ministro delle finanze russo Anton Siluanov ha detto sabato che l’Ucraina ha violato le condizioni di un prestito da parte della Russia di 3 miliardi dollari, ma non è stata ancora presa alcuna decisione in merito per la richiesta di un rimborso anticipato.
La Russia torna al lavoro dopo la lunga pausa di Capodanno. Senza prospettive di un rimbalzo significativo del prezzo del petrolio, solo un eventuale alleggerimento delle sanzioni potrà fare all’economia un impulso, e non c’è alcun segno che questo avvenga nel breve termine. Il rublo torna sul mercato con un 2% in meno contro il dollaro.
Fitch Ratings rivede il rating sulla Russia da ’BBB’ a ’BBB -’ nella giornata di venerdì scorso, una tacca sopra la spazzatura, citando come motivazione il significativo deterioramento delle prospettive economiche a causa del crollo del petrolio e della caduta del rublo.
Jihadisti anche in Nigeria
Ricordiamo che la violenza jihadista non ha colpito solo la Francia.
Altri Paesi nel mondo, il più delle volte prevalentemente musulmani e molto più dei Paesi europei, hanno sofferto a lungo di un alto grado di violenza estremista islamista.
Per evitare che qualcuno se ne dimentichi, tre bambine kamikaze hanno ucciso più di 20 nigeriani in due attacchi a Boko Haram durante questo fine settimana. Il modus operandi è macabro: sembra che i dispositivi esplosivi sul corpo delle bambine siano stati fatti scattare ed esplodere da lontano con un telecomando.
A poco più di un mese alle elezioni a livello nazionale, la sicurezza già precaria nel nord-est della Nigeria si sta ancor più disintegrando.