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Settore turistico: bonus fiscale per alberghi che ristrutturano, installano wi-fi e offrono prenotazione online

martedì 15 luglio 2014, di Roberto Rais

Il d.l. 83/2014, relativo alle disposizioni urgenti per la tutela del patrimonio culturale, per lo sviluppo della cultura e per il rilancio del turismo, ha approvato alcune agevolazioni di carattere fiscale che - agli artt. 9 e 10 - prevedono il c.d. "Bonus alberghi". Ma di cosa si tratta? E in cosa consiste l’agevolazione?

Cosa è il Bonus alberghi

Il Bonus alberghi è un credito di imposta per la digitalizzazione degli esercizi ricettivi, valido per i periodi di imposta 2015/2016/2017, unito a un credito di imposta per la riqualificazione e l’accessibilità delle strutture ricettive con lavori di ristrutturazione edilizia, o interventi di eliminazione delle barriere architettoniche.

Credito di imposta per la digitalizzazione

Il Bonus alberghi, per quanto attiene il credito di imposta per la digitalizzazione, cerca di sostenere la competitività del sistema turistico mediante le nuove tecnologie. In particolare, è possibile ottenere il riconoscimento per spese relative a impianti wi-fi, siti web ottimizzati per i dispositivi mobili, programmi per la vendita diretta di servizi e pernottamenti online, spazi e pubblicità online, servizi di consulenza per la comunicazione e il marketing digitale, la promozione digitale, e altro ancora.

Il bonus per la digitalizzazione turistica viene riconosciuto nella misura del 30% dei costi sostenuti per gli investimenti e le attività di sviluppo appena indicate, fino all’importo massimo di 12.500 euro suddiviso per i periodi di imposta 2015, 2016 e 2017. Il credito sarà utilizzabile in compensazione nel modello F24, secondo modalità e termini ancora da definire.

Riqualificazione delle strutture ricettive

Il Bonus alberghi è anche credito di imposta per la riqualificazione delle strutture ricettive. In questo caso potranno costituire spese agevolabili tutti gli interventi di ristrutturazione edilizia e gli interventi di eliminazione delle barriere architettoniche. Il credito di imposta verrà attribuito nel limite del 30% dei costi sostenuti, fino ad un massimo di 200 mila euro. Anche in questo caso, ricordiamo come il credito di imposta debba essere ripartito in 3 quote annuali di uguale importo, e debba essere utilizzato esclusivamente in compensazione con il modello F24.

Inoltre, contrariamente a quanto previsto dal d.l. 83/2014 per il bonus digitalizzazione, il credito di imposta per la riqualificazione delle strutture ricettive non è collegato ad alcuna specifica disposizione che escluda la tassazione ai fini Irpef e Ires, e la concorrenza alla formazione del valore della produzione ai fini Irap: ne consegue che tale bonus è assoggettato a Irpef e Ires, e concorre a formare la base imponibile Irap.

Segnaliamo infine come il Bonus alberghi sia riconosciuto nei limiti fissati dalle normative comunitarie relative all’applicazione degli artt. 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell’Unione Europea agli aiuti de minimis.

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