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Scuola: registro elettronico a settembre. Vantaggi e svantaggi
martedì 23 luglio 2013, di
A settembre sarà obbligatorio il registro elettronico nelle scuole. Vi saranno annotati, come nel registro tradizionale, assenze, informazioni disciplinari, voti. La decisione risponde ad un’esigenza di “razionalizzazione della spesa pubblica” voluta da Monti, ma le informazioni a riguardo sono molte scarse (molte famiglie non ne sono ancora a conoscenza) e, di conseguenza, molti sono in ritardo.
Un’indagine di Kion condotta su 200 dirigenti scolastici ha messo in luce come il 98% di essi sia consapevole dell’obbligatorietà del registro elettronico da settembre 2013, ma:
- l’11% ha appena acquistato il software;
- il 68% non ha ancora esteso la novità a tutte le classi;
- il 20% è fermo alla sperimentazione.
Cosa pensano i dirigenti scolastici? L’associazione chiede una proroga per consentire ai docenti di formarsi adeguatamente in merito.
Inoltre, se i 2/3 sono soddisfatti del registro elettronico e della sua facilità, il 15% trova troppo complesso il software.
Registro elettronico: pro e contro
Molti docenti sono contrari al registro elettronico perché lo qualificano come un grande spreco di denaro pubblico visto che
“le priorità della scuola sono altre, in una scuola dove il vocabolario di Latino bisogna portarlo da casa e 43 classi su 44 non rispettano i requisiti igienico sanitari relativi all’affollamento delle aule”.
A ciò si aggiunge il timore che venga fornito un solo computer in sala professori in cui gli stessi potranno caricare i dati necessari, anziché dotare ogni classe di un computer per velocizzare la procedura ed evitare errori e/o dimenticanze.
Eppure i vantaggi previsti sono considerevoli:
- i docenti potranno incrociare i dati di ciascun alunno, visto che ognuno elaborerà una cartella personale per ogni singolo studente;
- si potranno creare delle statistiche sull’andamento del singolo alunno e dell’intera classe;
- si potrà garantire trasparenza alle famiglie, ordinando in modo preciso le valutazioni dello studente.